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Autobiography
Series · 5 books · 1975-1982

Books in series

L'origine book cover
#1

L'origine

Un accenno

1975

«All’interno del collegio non avevo potuto constatare alcun mutamento di rilievo, se non il fatto che la stanza cosiddetta di soggiorno nella quale eravamo stati educati al nazionalsocialismo era adesso diventata una cappella, e al posto del podio su cui prima della fine della guerra era salito Grünkranz per insegnarci la dottrina della Grande Germania c’era adesso un altare, e alla parete dove prima c’era il ritratto di Hitler pendeva adesso una grande croce, e al posto del pianoforte che, suonato da Grünkranz, aveva accompagnato i nostri inni nazionalsocialisti come Die Fahne hoch! oppure Es zittern die morschen Knochen c’era adesso un harmonium. L’intero ambiente non era stato nemmeno ritinteggiato, evidentemente mancavano i soldi, sicché nel punto dove adesso era appesa la croce si poteva ancora scorgere la macchia, bianchissima e vistosa sulla superficie grigia della parete, dove per anni era stato appeso il ritratto di Hitler». In questo primo volume della sua autobiografia, Bernhard ha voluto subito raccontare un periodo della sua vita a cui risale il manifestarsi di una lesione insanabile in lui: i mesi passati durante la guerra nel Convitto nazionalsocialista di Salisburgo, fra macerie e angherie, e i mesi passati nello stesso collegio, ora chiamato Johanneum, e retto da sacerdoti cattolici, sempre fra angherie, all’inizio di una ottusa pace. Nell’intima compenetrazione salisburghese fra nazismo e cattolicità, nella vocazione della città al suicidio (una delle più alte percentuali europee) e all’Arte Universale, nella scuola come offesa permanente, nella capacità locale di cancellare la memoria e sovrapporre una nobile decorazione a un fondo putrido, Bernhard riconosce una costellazione atroce e beffarda alla quale da sempre ha tentato di sottrarsi: e qui la presenta e la ripercorre in pagine ossessive, implacate. Il piccolo Thomas Bernhard, al Convitto nazionalsocialista, suonava il violino nella «stanza delle scarpe», «piena zeppa di centinaia di scarpe dei suoi compagni intrise di sudore, accatastate su scaffali di legno marcio». Suonare il violino era per lui una preparazione al suicidio – e un modo di sfuggire al suicidio, concentrandosi nell’atto del suonare. Anni dopo sarà lo scrivere stesso, per Bernhard, una metodica esplorazione dell’orrore – e insieme l’unica mossa efficace per sfuggirgli. L’origine apparve per la prima volta nel 1975.
La cantina. Una via di scampo book cover
#2

La cantina. Una via di scampo

1976

Per abbandonare il ginnasio, con la sua mistura di nazismo e pietà cattolica, il giovane Bernhard abbandona il centro di Salisburgo e finisce nel quartiere più malfamato della città. E in quel quartiere si ferma nel negozio del signor Podlaha: una cantina adibita a spaccio di alimentari, sempre piena di clienti, di movimento, di cose da fare. Quel luogo ha qualcosa di oscuramente attraente: i clienti vi entrano anche senza ragione, trafficano con i bollini delle tessere annonarie, parlano della guerra e delle storie che li riguardano. L'apprendista Bernhard li ascolta con attenzione, attraverso loro entra in molte vite, il suo dono di osservatore si acuisce. È la prima sortita, anche se ancora non lo sa, in quello che sarà il suo territorio di scrittore.
L'Alh book cover
#3

L'Alh

Una decisis

1978

Nachrichten von der LebensgrenzebrbrDurch eine schwere Lungenkrankheit wird Thomas Bernhard, nicht einmal achtzehnjauml;hrig, aus seinem Leben gerissen. Sein Kouml;rper zwingt ihn in die Isolation der Krankenhaussauml;le, in die Gesellschaft der gerade noch Lebenden. Seine letzte Station ist das Badezimmer, aus dem nur die Toten wieder herauskommen. Dort weiszlig; er plouml;tzlich, dass er nicht aufhouml;ren darf zu atmen, dass er leben will.
Il freddo. Una segregazione book cover
#4

Il freddo. Una segregazione

1981

Milano, Adelphi, 1991, pp. 121. Brossura - Ottimo
Ein Kind book cover
#5

Ein Kind

1982

Die Schande einer unehelichen Geburt, die Alltagssorgen der Mutter und ihr ständiger Vorwurf: Du hast mein Leben zerstört! überschatten Thomas Bernhards Kindheitsjahre. Ein wahres Martyrium begann mit dem Eintritt in die Schule, in der sich der begabte Junge von Anfang an langweilte. Es waren Jahre fern der Idylle, wenn auch nicht ohne Augenblicke des Hochgefühls. Und es war die Zeit des Nationalsozialismus und des Krieges.

Author

Thomas Bernhard
Thomas Bernhard
Author · 50 books

Thomas Bernhard was an Austrian writer who ranks among the most distinguished German-speaking writers of the second half of the 20th century. Although internationally he's most acclaimed because of his novels, he was also a prolific playwright. His characters are often at work on a lifetime and never-ending major project while they deal with themes such as suicide, madness and obsession, and, as Bernhard did, a love-hate relationship with Austria. His prose is tumultuous but sober at the same time, philosophic by turns, with a musical cadence and plenty of black humor. He started publishing in the year 1963 with the novel Frost. His last published work, appearing in the year 1986, was Extinction. Some of his best-known works include The Loser (about a student's fictionalized relationship with the pianist Glenn Gould), Wittgenstein's Nephew, and Woodcutters.

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