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Canti di Castelvecchio book cover
Canti di Castelvecchio
1903
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Leather Binding on Spine and Corners with Golden Leaf Printing on round Spine (extra customization on request like complete leather, Golden Screen printing in Front, Color Leather, Colored book etc.) Reprinted in 2018 with the help of original edition published long back [1907]. This book is printed in black & white, sewing binding for longer life, printed on high quality Paper, re-sized as per Current standards, professionally processed without changing its contents. As these are old books, we processed each page manually and make them readable but in some cases some pages which are blur or missing or black spots. If it is multi volume set, then it is only single volume, if you wish to order a specific or all the volumes you may contact us. We expect that you will understand our compulsion in these books. We found this book important for the readers who want to know more about our old treasure so we brought it back to the shelves. Hope you will like it and give your comments and suggestions. - Italian, Pages 264. EXTRA 10 DAYS APART FROM THE NORMAL SHIPPING PERIOD WILL BE REQUIRED FOR LEATHER BOUND BOOKS. COMPLETE LEATHER WILL COST YOU EXTRA US$ 25 APART FROM THE LEATHER BOUND BOOKS. {FOLIO EDITION IS ALSO AVAILABLE.} Complete Canti di Castelvecchio. 1907 Pascoli, Giovanni, -.
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Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoli
Author · 8 books

Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912) è stato un poeta e accademico italiano, figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento. Pascoli, nonostante la sua formazione eminentemente positivistica, è insieme a Gabriele D'Annunzio il maggior poeta decadente italiano. Dal Fanciullino, articolo programmatico pubblicato per la prima volta nel 1897, emerge una concezione intima e interiore del sentimento poetico, orientato alla valorizzazione del particolare e del quotidiano, e al recupero di una dimensione infantile e quasi primitiva. D'altra parte, solo il poeta può esprimere la voce del "fanciullino" presente in ognuno: quest'idea consente a Pascoli di rivendicare per sé il ruolo, per certi versi ormai anacronistico, di "poeta vate", e di ribadire allo stesso tempo l'utilità morale (specialmente consolatoria) e civile della poesia. « Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro Giosuè Carducci, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra [...] » (G. Pascoli - da Il fanciullino) Pur non partecipando attivamente ad alcun movimento letterario dell'epoca, né mostrando particolare propensione verso la poesia europea contemporanea (al contrario di D'Annunzio), Pascoli manifesta nella propria produzione tendenze prevalentemente spiritualistiche e idealistiche, tipiche della cultura di fine secolo segnata dal progressivo esaurirsi del positivismo. Complessivamente la sua opera appare percorsa da una tensione costante tra la vecchia tradizione classicista ereditata dal maestro Giosuè Carducci, e le nuove tematiche decadenti. Risulta infatti difficile comprendere il vero significato delle sue opere più importanti, se si ignorano i dolorosi e tormentosi presupposti biografici e psicologici che egli stesso riorganizzò per tutta la vita, in modo ossessivo, come sistema semantico di base del proprio mondo poetico e artistico. From: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giova... http://en.wikipedia.org/wiki/Giovanni...

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