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Certe fortune
I casi del maresciallo Ernesto Maccadò
2016
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«Vitali, che si presenta con l’umiltà dell’artigiano, oggi è uno dei più bravi narratori italiani.» Panorama - Massimo Boffa Allarme rosso a un toro, noleggiato per ben altri scopi, a causa di una maliziosa imprudenza semina feriti come piovesse. La bestia era… era… Né il Piattola né la moglie riuscirono a trovare le parole giuste per descrivere la sorpresa. Mai vista una bestia così insomma, così grossa e che emanava un senso di potenza pronta a esplodere. «D’altronde si chiama Benito», riassunse il bergamasco con l’intento di spiegare tutto. Milleduecento chili di peso, centosettanta centimetri al garrese. Ma fosse stato solo quello! Alle prime ore del 5 luglio 1928, come concordato, Gustavo Morcamazza, sensale di bestiame, si presenta a casa Piattola. Il Mario e la Marinata, marito e moglie, non avrebbero scommesso un centesimo sulla sua puntualità. Invece il Morcamazza è arrivato in quel di Ombriaco, frazione di Bellano, preciso come una disgrazia, portando sull’autocarro il toro promesso e due maiali, che non c’entrano niente ma già che era di strada… Il toro serve alla Marinata, che da qualche anno ha messo in piedi un bel giro intorno alla monta lei noleggia il toro e poi lucra sulla monta delle vacche dei vicini e sulle precedenze, perché, si sa, le prime della lista sfruttano il meglio del seme. Ma con un toro così non ci sarebbero problemi di sorta. Se non lo si ferma a bastonate è capace di ingravidare anche i muri della stalla. Almeno così lo spaccia il Morcamazza, che ha gioco facile, perché la bestia è imponente. Ma se un animale del genere dovesse scappare, ce ne sarebbe per terrorizzare l’intero paese, chiamare i carabinieri, o solleticare il protagonismo del capo locale del Partito, tale Tartina, che certe occasioni per dimostrare di saper governare l’ordine pubblico meglio della benemerita le fiuta come un cane da tartufo. E infatti… Con Certe fortune torna sulla scena allestita da Andrea Vitali il maresciallo Ernesto Maccadò. Già alle prese con gli strani svenimenti della moglie Maristella, che fatica ad ambientarsi, il maresciallo deve anche destreggiarsi tra la monta taurina, la prossima inaugurazione del nuovo tiro a segno e un turista tedesco chiuso a chiave nel cesso del quanto basta per impegnare a fondo la pazienza e la tenuta di nervi perfino di un santo.

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Author

Andrea Vitali
Andrea Vitali
Author · 49 books
Italian writer and doctor. Andrea Vitali è nato nel 1956 a Bellano, sulla riva orientale del lago di Como, dove esercita la professione di medico di base. Ha pubblicato Il meccanico Landru (1992), A partire dai nomi (1994), L'ombra di Marinetti (1995, premio Piero Chiara), Aria del lago (2001) e, con Garzanti, Una finestra vistalago (2003, premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004), Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella 2006), Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), Olive comprese (2006) e Il segreto di Ortelia (2007), La modista (2008, premio Ernest Hemingway) e Dopo lunga e penosa malattia (2008), Almeno il cappello (2009, premio Casanova; premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante; Premio Campiello selezione giuria dei letterati; finalista premio strega), Pianoforte vendesi (2009) e Mamma de sole (2010) . Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l'opera omnia.
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