
"Se la maschera crea da un lato il comico e il buffonesco e dall’altro il deforme e l’orribile, è altrettanto vero che talvolta questi mondi, in apparenza distanti, convergono intrecciandosi in quelli che si potrebbero definire a tutti gli effetti labirinti dell’orrore. Ed è questa la chiave di lettura necessaria per penetrare nell’oscurità dei racconti scelti, in un crescendo di incubi, allucinazioni e disperazione che dilatano il tempo e lo spazio innescando un dubbio strisciante: qual è il vero io? Le sovrastrutture dell’io date dalla società e da valori non condivisi conducono, più o meno consapevolmente, a mostrare parti frammentate e non necessariamente veritiere di se stessi. Ma cosa si cela realmente negli abissi dell’uomo? La domanda resta senza risposta certa, nella vita così come nella letteratura che la rispecchia. Parallelamente all’orrore si insinua il grottesco, un vero e proprio catalizzatore impiegato per sondare il male, il deforme e l’orribile. L’empietà diviene dunque un trait d’union essenziale, nonché indispensabile, nel delineare i percorsi oscuri degli incubi più temibili: la malattia, la morte, la perdizione dell’anima. Il realismo onirico di tali angosce sfocia nella manifestazione di patologici deliri diurni, come avviene nel caso de Il re dalla maschera d’oro di Schwob in cui l’unica visione conforme alla verità viene veicolata da un cieco che ricorda Tiresia: oracolo divinatorio portatore, in questo caso, di disgrazie."
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The illegitimate child of a baron and an actress, Meyrinck spent his childhood in Germany, then moving to today's Czech Republic where he lived for 20 years. The city of Prague is present in most of his work along with various religious, occult and fantastic themes. Meyrinck practiced yoga all his life. Curious facts: He unsuccessfully tried to commit suicide at the age of 24. His son committed suicide at the same age with success. Meyrinck founded his own bank but was accused of fraud for which he spent 2 months in prison. He worked as a translator and translated in German 15 volumes by Charles Dickens while working on his own novels. Among his most famous works are Der Golem (1914) and Walpurgisnacht (1917).