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El otro, el mismo book cover
El otro, el mismo
1964
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Testo originale a fronte Ha scritto Borges: «Dei molti libri di versi che la mia rassegnazione, la negligenza e a volte la passione sono andate abbozzando, L’altro, lo stesso è quello che preferisco». Composto per progressivi incrementi intorno a un nucleo originario di sei testi – riuniti sotto il generico titolo di Altre poesie all’inizio degli anni Quaranta –, L’altro, lo stesso vede la luce nel 1964 e costituisce in effetti, con i suoi settantacinque componimenti, la più copiosa e senza dubbio la più rilevante delle raccolte poetiche di Borges. Una raccolta che ci consente di seguire, lungo l’arco di oltre un trentennio (il testo più antico è del 1934, e la silloge ne ingloberà di nuovi fino al 1967), l’evoluzione della sua scrittura poetica, dall’abbandono delle «innocenti novità rumorose» alla conquista di una compostezza e misura formale che gli permettono di tradurre in un linguaggio nitido, essenziale, diretto una intensa riflessione sul destino umano e la enigmaticità del reale.Nel Prologo Borges sintetizza con queste parole la traiettoria della sua poesia: «È curiosa la sorte dello scrittore. Agli inizi è barocco, vanitosamente barocco, ma dopo molti anni può raggiungere, con il favore degli astri, non la semplicità, che non è niente, ma la modesta e segreta complessità». Di tale classicissimo ideale sono documento testi ormai celebri quali Poesia congetturale, Limiti, Il Golem, Altra poesia dei doni. Ma è nella forma chiusa del sonetto che quella «modesta e segreta complessità» trova forse la sua più compiuta espressione, insieme ai temi cifrati e personali che Borges chiama le «mie abitudini»: «Buenos Aires, il culto degli antenati, la germanistica, la contraddizione fra il tempo che passa e l’identità che permane, lo stupore che il tempo, nostra sostanza, possa essere condiviso»

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Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Author · 116 books

Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo, usually referred to as Jorge Luis Borges (Spanish pronunciation: [xoɾxe lwis boɾxes]), was an Argentine writer and poet born in Buenos Aires. In 1914, his family moved to Switzerland where he attended school and traveled to Spain. On his return to Argentina in 1921, Borges began publishing his poems and essays in Surrealist literary journals. He also worked as a librarian and public lecturer. Borges was fluent in several languages. He was a target of political persecution during the Peron regime, and supported the military juntas that overthrew it. Due to a hereditary condition, Borges became blind in his late fifties. In 1955, he was appointed director of the National Public Library (Biblioteca Nacional) and professor of Literature at the University of Buenos Aires. In 1961, he came to international attention when he received the first International Publishers' Prize Prix Formentor. His work was translated and published widely in the United States and in Europe. He died in Geneva, Switzerland, in 1986. J. M. Coetzee said of Borges: "He, more than anyone, renovated the language of fiction and thus opened the way to a remarkable generation of Spanish American novelists."

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