
Parigi, 20 luglio 2002. Una giovane donna compra «Le Monde» e sale sul treno per La Rochelle. A destinazione l'aspetta il suo compagno, che di mestiere fa lo scrittore. È stato lui a prenderle il biglietto, è stato lui a chiederle di comprare il giornale: è stato lui a predisporre la trappola, perché proprio quel giorno deve uscire un suo racconto. La donna si siede nel posto prenotato, apre il giornale. Legge. E capisce. È una lettera per lei, una lettera così intima da poter finire in mano ai 600 000 lettori di «Le Monde». Ma di che lettera si tratta? «Voglio farti una proposta. A partire da questo momento, tu farai tutto quello che ti dico». E quello che lui dice ha un solo scopo: dare vita a una fantasia erotica, toccare il corpo di lei con la semplice immaginazione. Emmanuel Carrère, però, non ha scritto solo un eccitante divertissement estivo. Facciamo un gioco è un esercizio di ipnosi attraverso lo sguardo di un fantasma. Quello dell'amante che vuole ingannare l'attesa, e finisce per essere ingannato.
Author

Emmanuel Carrère is a French author, screenwriter, and director. He is the son of Louis Carrère d'Encausse and French historian Hélène Carrère d'Encausse. Carrère studied at the Institut d'Études Politiques de Paris (better known as Sciences Po). Much of his writing, both fiction and nonfiction, centers around the primary themes of the interrogation of identity, the development of illusion, and the direction of reality. Several of his books have been made into films; in 2005, he personally directed the film adaptation of his novel La Moustache. He was the president of the jury of the book Inter 2003. (Wikipedia)