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Ferite ancora aperte
Guerre, aggressioni e congiure
2022
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"""Le ferite del passato non si cicatrizzano mai. Niente può considerarsi definitivo per quel che attiene alla ""guarigione"", più o meno apparente, dalle lesioni prodottesi anni, decenni, secoli, addirittura millenni fa"" scrive Paolo Mieli. E la verità delle sue parole la stiamo constatando in questi mesi, di fronte all’aggressione russa in Ucraina e al sangue che scorre da quella frattura storica mai rimarginata. Proprio da un lungo saggio sui rapporti tra Kiev e Mosca prende avvio il percorso allestito in questo volume. Così, analizzando la congiura che portò all’assassinio di Giulio Cesare e le leggende che fondano la storia di Roma; soffermandosi su personaggi ed episodi del Medioevo, come Cosimo de’ Medici e la caccia agli eretici; approfondendo i temi centrali del Risorgimento italiano e della storia europea del Novecento, Mieli ci guida con l’abilità del grande saggista alla ricerca di quelle lesioni del passato che ancora oggi fanno sentire le proprie conseguenze. Lesioni che, scrive ancora l’autore, ""se tenute sotto sorveglianza sono parte della ""salute"" dell’umanità. Servono a farci capire che i problemi non si risolvono mai una volta per tutte. Si ripresentano, spesso in modo tale da apparire nuovi, laddove invece sono nient’altro che una riproposizione di antichi traumi. Traumi che abbiamo conosciuto, affrontato, in un certo senso risolto. Facendo però poi l’errore di dimenticarcene"". Ed è compito della storia e dello storico ricordarci che i fatti del passato, all’apparenza così lontani, ci riguardano da vicino. E che delle ferite ancora aperte occorre prendersi cura. "

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Paolo Mieli
Paolo Mieli
Author · 4 books
Paolo Mieli (Milano, 1949) è giornalista, storico e saggista. Nasce da una famiglia di origini ebraiche, il padre è Renato Mieli, importante giornalista e fondatore dell'ANSA. Già dall'età di 18 anni inizia a scrivere per i quotidiani cominciando presso «L'Espresso», dove lavorerà per circa un ventennio. Parallelamente milita in movimenti politici sessantottini che lo influenzeranno in campo giornalistico. Negli anni Settanta frequenta la facoltà di Storia moderna e presto inizia a lavorare per «Repubblica» fino a quando, negli anni Novanta, approda alla «Stampa», di cui diviene anche direttore. Dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009 dirige il «Corriere della Sera». Dal 2007 Mieli diventa direttore editoriale del gruppo RCS e, dopo la scomparsa di Indro Montanelli, si occupa della rubrica giornaliera "Lettere al Corriere", dove dialoga con i lettori su temi prevalentemente storici. Nel 2009 Mieli lascia la direzione del Corriere per assumere l'incarico di presidente di RCS Libri. Da alcuni anni tiene regolarmente un seminario sulla "Storia dell'Italia Repubblicana" presso la facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell'Università degli Studi di Milano. È membro del comitato scientifico della Fondazione Italia USA e della Fondazione SUM, legata all'Istituto Italiano di Scienze Umane. In ambito televisivo è presente nelle trasmissioni storiche di Rai 3 curando la presentazione di alcune puntate di La grande storia e gli editoriali di Correva l'anno. Tra i suoi libri editi da Rizzoli: Le storie, la storia (1999), Storia e politica (2001), La goccia cinese (2002), I conti con la storia (2013), L'arma della memoria (2015), In guerra con il passato (2016) e Il caos italiano (2017), Lampi sulla storia. Intrecci tra passato e presente (2018), Le verità nascoste (2019).
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