
Frammenti postumi 1885-1887
1975
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In questo primo tomo dell’ottava sezione delle «Opere di Friedrich Nietzsche» sono contenuti i frammenti postumi scritti fra l’autunno 1885 e l’autunno 1887, nella stessa epoca cioè, assai produttiva, in cui Nietzsche pubblicò Al di là del bene e del male e la Genealogia della morale, e scrisse le nuove prefazioni per le seconde edizioni di alcune sue opere precedenti. Proprio per la concomitanza con diversi scritti pubblicati, questi frammenti postumi sono quantitativamente meno estesi che in altri periodi dell’attività di Nietzsche. Ciò non significa che essi siano meno interessanti. È in questo periodo che viene iniziato il lavoro per la grande opera progettata, e mai realizzata, la Volontà di potenza. Vari piani e schizzi per quest’opera vengono qui pubblicati per la prima volta (quelli dell’estate 1886) e molto materiale destinato a quel progetto sarà poi rifuso nella fittizia Volontà di potenza pubblicata postuma dalla sorella di Nietzsche. Tale materiale è pubblicato qui come Nietzsche l’aveva scritto. L’esempio più notevole della manipolazione della sorella è offerto dall’importante testo Il nichilismo europeo (Lenzer Heide, 10 giugno 1887), spezzettato e reso irriconoscibile da Elisabeth Foerster-Nietzsche, e qui presentato invece nella sua unità e continuità. Nei frammenti suddetti il titolo Volontà di potenza rimane costante: variano invece i sottotitoli. Troviamo prima Tentativo di una nuova interpretazione di tutto l’accadere (autunno 1885), e poi Tentativo di una trasvalutazione di tutti i valori (estate 1886). Numerose sono le tracce di letture e le discussioni su temi strettamente filosofici, tra cui le più notevoli riguardano Spinoza e Kant. In questo stesso periodo Nietzsche comincia a lavorare sulla Fisiologia dell’arte.
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Friedrich Nietzsche
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Friedrich Wilhelm Nietzsche (Ph.D., Philology, Leipzig University, 1869) was a German philosopher of the late 19th century who challenged the foundations of Christianity and traditional morality. He was interested in the enhancement of individual and cultural health, and believed in life, creativity, power, and the realities of the world we live in, rather than those situated in a world beyond. Central to his philosophy is the idea of “life-affirmation,” which involves a questioning of all doctrines that drain life's expansive energies, however socially prevalent those views might be. Often referred to as one of the first existentialist philosophers along with Søren Kierkegaard (1813–1855). From the Stanford Encyclopedia of Philosophy

