


Books in series

#1
Quo Vadis, Baby?
2004
"This delicious novel is a genre all its own—Italian neorealism meets feminist noir. I can't wait for more Verasani in English." — Sara Paretsky
At first glance, Private Detective Giorgia Cantini is not a pretty sight as she sits at a bar, downing her fourth cocktail of the night, feeling moody and obnoxious. Brutally honest, she smokes too much, exercises too little, eats on the run, and—the cardinal sin for Italian women—is a messy housekeeper. Yet, despite all that, people trust her and are attracted to her as a confidant. Her stream of unhappy clients comes from the conventional middle-class and upper-middle-class confines of Bolognese families. While the Cantini Detective Agency mostly investigates the tangled affairs of unhappily married couples, Verasani exposes the hierarchies and prejudices of Italian "family culture" that often lead to tragic acts of violence against those who stray from domestic and sexual norms.
Giorgia's own family is a prime example of that dysfunctional family culture. The nominal head of the agency is her alcoholic father, a retired major of the Carabinieri. Both her mother and sister Ada are dead, both suicides. Although a true loner, Giorgia negotiates a vital network of artists, clients, friends, misfits, and lovers.
What is the dark secret behind Alvise Lumini's fiancEe? Is Engineer Comolli's wife having an affair? Will their daughter starve herself to death? Did Giordano Lattice murder his wife? Why is the film professor Andrea Berti pursuing Giorgia? What is the secret hidden in the box of Ada's letters that arrive unexpectedly in Giorgia's apartment? Mixed in with traditional sleuthing we find a novel about character and family history, domestic violence, changing Italy, and the textures of life in Bologna.

#2
Velocemente da nessuna parte
2006
Un nuovo intricato caso per l'investigatrice privata "tenera con rabbia" Giorgia Cantini, single, con problemi di alcol, già protagonista del precedente "Quo vadis, baby?". Van, un'ex showgirl televisiva, è scomparsa dopo aver partecipato con alcuni facoltosi liberi professionisti a un festino a luci rosse da manuale. Indagando sul passato della ragazza, Giorgia scopre inquietanti ombre: amicizie equivoche, una madre ostile, un figlio che vive con i nonni. Quando il corpo di Van verrà ritrovato senza vita nella Grotta delle Fate, a due passi dalla casa di famiglia, ben altro verrà a galla...

#3
Di tutti e di nessuno
2009
Ci sono donne che non riescono a liberarsi dei fantasmi di altre donne, donne che valgono solo per gli uomini che riescono a tenersi, e donne che fuggono. Giorgia Cantini, dell'Agenzia Investigativa Cantini, ha passato da poco i quarant'anni, fuma ancora le Camel, e vorrebbe giocarsi tutti i ricordi in un colpo solo.
L'autunno di Bologna, ancora calda di vita, con i suoi figli di papà e le ombre degli emarginati, si raffredda quando la Cantini scopre la morte di Franca Palmieri, una donna vistosa ed eccentrica che abitava nel suo quartiere, dove da ragazza Giorgia trascorreva i pomeriggi insieme ai suoi amici dell'American bar. La donna uccisa introduceva allora i giovanissimi ai piaceri del sesso, senza chiedere nulla in cambio, solo forse un po' di compagnia, per finire poi per essere di tutti e di nessuno. Era sempre stata strana Franca, meglio conosciuta come la Ragazza dei Rospi, tanto da non destare stupore il fatto che negli ultimi anni si fosse messa a leggere il futuro nei tarocchi e nei fondi di caffè.
Intanto Giorgia è alle prese con il caso di Barbara, una diciottenne inquieta e dolente, appassionata d'arte che ha smesso improvvisamente di frequentare il liceo e si muove per la città come una scheggia impazzita. Mentre le tracce di Franca si perdono in un bar vicino ai palazzi popolari, la Cantini mette alla prova ancora una volta i suoi ricordi, degli anni in cui ballava We are Devo, in cui i Clash la facevano piangere, e Lucio Dalla guidava una Dyane 6 prima di scalare le classifiche.
Una doppia indagine per l'investigatrice anticonformista di Quo vadis, baby?, tra passato e presente, dritta nel cuore ferito delle donne, accompagnata questa volta da Genzianella, un'irresistibile assistente e una strepitosa invenzione narrativa.

#4
Cosa sai della notte
2012
Because the night belongs to lovers, because the night belongs to lust, cantava Patti Smith, e Giorgia Cantini lo sa bene.
Irrequieta, ruvida e con uno spiccato talento per le cantonate sentimentali, Giorgia è un’instancabile esploratrice delle luci e delle ombre della notte.
Dopo una breve parentesi come batterista di una cover band, è ora a capo dell’agenzia investigativa Cantini e scava nell’oscurità delle vite degli altri catalogando segreti, bugie e cuori spezzati.
Quando viene ingaggiata per indagare sulla morte di Oliver, aspirante attore il cui cadavere era stato ritrovato in un campo alla periferia di Bologna tre anni prima, Giorgia deve ancora una volta ascoltare la voce del buio.
Il giovane è morto a seguito di un pestaggio di chiara matrice omofoba e la notte che si spalanca davanti a lei è quella del battuage, delle dark room, di certi angoli dei parchi dove uomini amano altri uomini con frenetico desiderio o con la speranza di riempire un vuoto. Giorgia incontra gli amici della vittima, la gente del giorno e quella della notte: il vecchio professore del liceo, un compagno ferrarese, un ballerino di musical e Simone, attore famoso con il vizio della cocaina. Con l’aiuto della sua assistente Genzianella, si inoltra in una Bologna sempre più ambigua. Fa i conti con menzogne, tradimenti, emozioni congelate da tempo, e nella notte cerca risposte anche alla sua storia travagliata con il capo della squadra omicidi, Luca Bruni. Non ha paura, Giorgia, di aprire gli occhi nel buio, un buio che la gente del giorno sembra non capire.

#5
Senza ragione apparente
2015
Autunno. Sullo sfondo di una Bologna umida e grigia, e in un’atmosfera di quotidiana diffidenza, Giorgia Cantini lavora al suo nuovo caso. Emilio, studente diciassettenne in un liceo della città, si è suicidato lasciando un laconico “Sono stanco”.
Otto mesi dopo, la madre di Emilio è decisa a trovare i responsabili morali del gesto estremo del figlio. Giorgia si immerge così in un universo adolescenziale composto dagli amici del ragazzo, da insegnanti, genitori, serate passate ad ascoltare musica hip hop, fumare canne e chattare, con i primi amori che fanno capolino e l’ansia del futuro.
È una stagione decisamente malinconica quella in cui Giorgia si dibatte, perché ci sarà un secondo suicidio sospetto e l’incubo di una notte in cui forse è accaduto qualcosa di irreparabile. Senza contare la confusione degli adulti, il crollo delle facciate dietro cui si nascondono, la finzione in cui sono calati e di cui i figli sono le vittime inevitabili.
In uno scenario di precarietà di valori e sentimenti, e in una Bologna specchio di un paese sempre più in crisi, si muove Giorgia. Vicino a lei, la sua surreale assistente Genzianella e il capo della Omicidi Luca Bruni, da pochi mesi suo convivente, anche se il loro rapporto è ancora un’incognita. E c’è Mattia, il figlio sedicenne di Bruni, che aiuterà Giorgia a capire qualcosa in più di una generazione costretta a muoversi in un mondo sempre più ambiguo, dove le apparenze non sono più salvabili e il senso delle cose è sempre più indecifrabile.

#6
Come la pioggia sul cellofan
2020
Giorgia Cantini, investigatrice privata a capo di una piccola agenzia di periferia nella Chinatown di Bologna, è appena stata lasciata da Luca Bruni, dirigente della questura e capo della omicidi. Dopo una breve e appassionata convivenza, l'uomo ha preso la sofferta decisione di tornare dalla moglie e dal figlio adolescente, e Giorgia sfoga la propria tristezza ubriacandosi nei bar e nei locali della città. È in questa fase non facile della sua vita che incappa in Furio Salvadei, un affascinante cantautore quarantottenne che sembra avere tutte le fortune - fama, ricchezza, talento -, ma che al momento è un musicista in piena crisi artistica ed esistenziale. Furio infatti abusa di alcol, è deluso dal mondo discografico, ed è sotto stress a causa di una donna, Adele, una fan insistente che gli dà il tormento seguendolo ovunque e pressandolo con telefonate in piena notte. Furio incarica Giorgia di pedinare la sua persecutrice e di provare a riportarla alla ragione prima che si trasformi in una stalker violenta. Il problema è che Adele dimostrerà di essere un vero e proprio enigma. Oltre a Furio, infatti, anche altri sono sulle sue tracce, compresa una sosia perfetta: Miriam, un'attrice fallita che le somiglia come una goccia d'acqua e il cui cadavere verrà ritrovato nel cortile del cinema Lumiére. Sotto le piogge persistenti dell'autunno alle porte, con la mente un po' annebbiata dai drink delle sue sere solitarie e dalla nostalgia di Bruni, Giorgia si perderà in una trama che ricorda quella del film "La donna che visse due volte" di Hitchcock, e in un'indagine che è un continuo gioco di specchi e sovrapposizioni, una vita filtrata da schermi - computer, telefoni, tv - al punto che anche i sentimenti risultano essere mere proiezioni.

#7
Iris di marzo
2025
L’investigatrice privata Giorgia Cantini viene ingaggiata da Teresa Palazzo, una madre quarantenne, per sorvegliare il figlio Libero, un adolescente che è entrato a far parte di una baby gang di quartiere. Libero ama la musica rap e hip hop e frequenta, con scarsi risultati, un istituto tecnico industriale; non sa immaginare il suo futuro, e insieme agli amici sperimenta alcol e droghe in notti di noia e rabbia più o meno soffocata. Hicham, un diciottenne marocchino, è uscito dal carcere minorile, dove ha scontato una pena per reati minori; Charlie, invece, ha lasciato la scuola e consegna pizze a domicilio. Tra loro c’è anche Iris, che è appena andata a vivere altrove dopo una brutta vicenda di festini a luci rosse. I ragazzi sono tutti un po’ invaghiti di lei. Iris è sfrontata, si dà arie da donna navigata, coltiva il sogno di fare l’attrice e preferisce gli uomini maturi ai suoi coetanei. Purtroppo, il suo corpo, accoltellato a morte, viene ritrovato dentro un carrello del supermercato, in una zona periferica di Bologna. Luca Bruni, l’ex di Giorgia, incarica l’ispettore Manlio Severi di occuparsi dell’indagine. Giorgia però non resta con le mani in mano, e avvia una ricerca del colpevole parallela a quella condotta dalla polizia, frequentando i parchi e i bar dove si ritrovano Libero e la sua ghenga, nel tentativo di conoscere qualcosa in più di questa “gioventù bruciata”, mossa dalla volontà di scoprire perché Iris, apparentemente così scaltra e piena di vita, abbia trovato la morte in una fredda alba di marzo, un marzo che non vuole saperne di lasciarsi l’inverno alle spalle.