
“Gli abitatori del tempo sono gli abitatori della fede.” Il pensiero di Emanuele Severino è considerato una reale e radicale alternativa alla cultura dominante, e il suo ragionamento “sempre aperto” elude ogni possibilità di essere ridotto alle categorie di un qualche sistema. Questo libro analizza la struttura della civiltà occidentale, che permea ogni elemento, specifico e particolare, della nostra storia. La struttura dell’Occidente è la volontà che le cose siano tempo, e quindi siano niente.”Il tempo” dice il filosofo, “non è la novità del pensiero cristiano e della cultura moderna, ma è ciò che il pensiero greco ha pensato per primo, una volta per tutte, e che come tecnica domina ormai incontrastato su tutta la terra. Tanto più incontrastato quanto più inesplorato nel suo senso autentico”. Così, gli abitatori del tempo sono le forme di cultura, le istituzioni sociali, gli individui, le masse e i popoli che alla struttura dominante via via sono stati sottoposti. E che, nell’alienazione estrema che si esprime formalmente nella fede, si mantengono al di fuori del luogo della Necessità dove solo si può trovare il nostro senso più autentico.
Author

Emanuele Severino (26 February 1929 – 17 January 2020) was a Italian philosopher. Because of his original philosophical position, the so-called neoparmenidism, Severino was claimed to be "a giant" and "the only philosopher who in the 20th century can be compared to Heidegger". In 1970, the Congregation for the Doctrine of the Faith ruled that Severino's ideas were not compatible with Christianity as the basis of Severino's belief in "the eternity of all being," a belief said to eliminate a Creator God. Severino received from the President of the Italian Republic the "Golden medal of the Republic for culture merits" (Medaglia d’oro della Repubblica per i Benemeriti della Cultura). He died in January 2020 due to a lung disease.