
"Benché il Severino non si dichiari espressamente mai né ateo né anticristiano, egli critica alla radice la concezione della trascendenza di Dio ed i capisaldi del Cristianesimo come forse finora nessun ateismo e eresia ha mai fatto." Padre Cornelio Fabro, ex definitore del Sant'Uffizio, 1969 Dal 1954 al 1970 Emanuele Severino insegnò filosofia all'Università Cattolica di Milano. Ma i libri fondamentali che pubblicò in quegli anni, da La struttura originaria a Ritornare a Parmenide, suscitarono un'inquietudine sempre più viva ai vertici della Cattolica e nella Sacra Congregazione della Dottrina della Fede (l'ex Santo Uffizio), tanto che, dopo un esame lungo e accurato, nel 1970 la Chiesa proclamò ufficialmente l'opposizione tra il pensiero di Severino e il cristianesimo, e il filosofo andò a insegnare all'Università di Venezia. Questo libro ricostruisce, attraverso lo scambio di lettere tra Severino e i maggiori esponenti del pensiero filosofico cattolico, il delinearsi e l'approfondirsi di un conflitto insanabile. È una disputa appassionata - rispettosa ma senza compromessi - su questioni scottanti come l'infalllibilità della Chiesa, la natura della fede, il rapporto fra il dogma e la verità filosofica. È una riflessione, attraverso un caso esemplare, sulla possibilità che in un'università cattolica esista un libero insegnamento. È così una guida preziosa pr illuminare le concezioni di uno dei principali pensatori del nostro tempo, in un'aspetto cruciale non solo per la sua filosofia ma anche per la sua vita.
Author

Emanuele Severino (26 February 1929 – 17 January 2020) was a Italian philosopher. Because of his original philosophical position, the so-called neoparmenidism, Severino was claimed to be "a giant" and "the only philosopher who in the 20th century can be compared to Heidegger". In 1970, the Congregation for the Doctrine of the Faith ruled that Severino's ideas were not compatible with Christianity as the basis of Severino's belief in "the eternity of all being," a belief said to eliminate a Creator God. Severino received from the President of the Italian Republic the "Golden medal of the Republic for culture merits" (Medaglia d’oro della Repubblica per i Benemeriti della Cultura). He died in January 2020 due to a lung disease.