
Siamo capaci di reggere lo spettacolo dell’infelicità generale? Di guardare al nulla in cui ci muoviamo senza per questo perderci nella vertigine della sua immensità? L’opera di Leopardi è una grande critica della civiltà. Può sembrare che egli stesso favorisca l’impressione di muoversi nella direzione indicata da Rousseau. Eppure c’è ben altro. Leopardi anticipa Nietzsche, anticipa il cuore del pensiero di Nietzsche: il tema della “morte di Dio”. In viaggio con Leopardi nasce come una partita a tre sul destino dell’uomo. Leopardi è il Giocatore Nero, il parricida che vede l’incapacità del Giocatore Bianco, cioè della tradizione dell’Occidente, di arrestare la frana gigantesca da cui è travolto. Ma in queste pagine la partita è giocata anche da un Terzo Giocatore, che in realtà non “gioca” come gli altri due ma vede tutto l’errare e la violenza della civiltà occidentale. Ed è all’immensità di questo vedere che si rivolgono le pagine di Severino, diventando uno strumento prezioso di interpretazione anche del nostro tempo e delle nostre cose quotidiane.
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Emanuele Severino (26 February 1929 – 17 January 2020) was a Italian philosopher. Because of his original philosophical position, the so-called neoparmenidism, Severino was claimed to be "a giant" and "the only philosopher who in the 20th century can be compared to Heidegger". In 1970, the Congregation for the Doctrine of the Faith ruled that Severino's ideas were not compatible with Christianity as the basis of Severino's belief in "the eternity of all being," a belief said to eliminate a Creator God. Severino received from the President of the Italian Republic the "Golden medal of the Republic for culture merits" (Medaglia d’oro della Repubblica per i Benemeriti della Cultura). He died in January 2020 due to a lung disease.