
"Quando Bryan Adams arrivò all’assolo di chitarra, il continuum spazio-temporale mi baciò e io capii perché aveva indossato quella maglietta del centro antiveleni la prima volta che ci eravamo incontrati e anche come ci si sente a essere una balena che è anche un fiore, che fluttua dentro un mare disperato." L’importante non è tanto il traguardo, quanto il viaggio, e questo vale in special modo per le relazioni. Ma cosa accadrebbe se una donna finisse per intrecciare la propria esistenza, sequenziale e progressiva, con l’incarnazione del continuum spazio-temporale? Catherynne M. Valente ci accompagna nel racconto tenero e appassionante di una relazione dal montaggio frammentato, in una danza tra presente, passato e futuro dove nessuno di questi marcatori temporali può avere il benché minimo senso. Gli interrogativi al centro di una storia d’amore, in fondo, sono sempre gli stessi e tutti basati sull’impossibilità di sapere come andrà a finire, ma il continuum spazio-temporale sa bene come andrà a finire. O forse no. Del resto, il continuum spazio-temporale è un disastro.
Author

Catherynne M. Valente was born on Cinco de Mayo, 1979 in Seattle, WA, but grew up in in the wheatgrass paradise of Northern California. She graduated from high school at age 15, going on to UC San Diego and Edinburgh University, receiving her B.A. in Classics with an emphasis in Ancient Greek Linguistics. She then drifted away from her M.A. program and into a long residence in the concrete and camphor wilds of Japan. She currently lives in Maine with her partner, two dogs, and three cats, having drifted back to America and the mythic frontier of the Midwest.