Margins
1936
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Scritto nel 1936, Inazuma (Lampi) segna una tappa fondamentale nell'evoluzione artistica di Hayashi Fumiko, il passaggio da una scrittura più strettamente avvinta all'esperienza personale a una narrativa che vuole essere oggettiva. Una scelta non solo stilistica, ma che tocca nodi profondi e complessi come il rapporto fra gender, genere sessuale, e genre, genere letterario. Al centro del romanzo Kiyoko, il prototipo della giovane donna ribelle, concentrata nella ricerca testarda della propria indipendenza e pur tuttavia piena di contraddizioni nel suo rifiuto di piegarsi all'etica tradizionale che vuole una donna moglie e madre. La sua diversità è scritta nel corpo, nel labbro leporino, la cui cicatrice deturpa un volto altrimenti perfetto; la sua ricerca di una vita diversa, lontana dalla famiglia d'origine e dai modelli di femminilità interpretati dalle sorelle, è problematica, e il suo stesso rifiuto del matrimonio non è rifiuto dell'istituzione, quanto delle pressioni sociali e familiari dalle quali come donna si vede costretta. Romanzo dell'ambiguità, Inazuma si conclude senza dare al lettore alcuna certezza. Kiyoko decide di riprendere gli studi e di trovare un lavoro che le consenta di vivere con dignità, non rifiuta il matrimonio in sé, quanto la realtà familiare nella quale è cresciuta, un rapporto di coppia come quelli che ha visto vivere dalle sorelle. Ma rimane il dubbio che la possibilità di un amore differente le sia precluso dal suo handicap.
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Fumiko Hayashi
Fumiko Hayashi
Author · 7 books

Fumiko Hayashi (林 芙美子), December 31, 1903 or 1904 (Japanese sources disagree on the birth year) - June 28, 1951) was a Japanese novelist and poet. When Hayashi was seven, her mother ran away with a manager of her common-law husband's store, and afterwards the three worked in Kyūshū as itinerant merchants. After graduating from high school in 1922, Hayashi moved to Tokyo with a lover and lived with several men until settling into marriage with the painter Rokubin Tezuka (手塚 緑敏?) in 1926. Many of her works revolve around themes of free spirited women and troubled relationships. One of her best-known works is Hōrōki (translated into English as "Vagabond's Song" or "Vagabond's Diary") (放浪記, 1927), which was adapted into the anime Wandering Days. Another is her late novel Ukigumo (Floating Clouds, 1951), which was made into a movie by Mikio Naruse in 1955. Hayashi's work is notable as well for its feminist themes. She was later to face criticism for accepting sponsored-trips by the Japanese military government to occupied China, from where she reported positively on Japanese administration. Until the 1980s, "women's literature" (joryu bungaku) was considered a separate category from other modern Japanese literature. It was critically disparaged as popular but too sentimental. But Ericson's (1997) translations and analysis of the immensely popular Hōrōki and Suisen (Narcissus) suggest that Hayashi's appeal is rooted in the clarity with which she conveys the humanity not just of women, but also others on the underside of Japanese society.

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