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L'ultimo rosa di Lautrec book cover
L'ultimo rosa di Lautrec
2001
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Era un pittore scandaloso, impegnato a ritrarre la realtà nascosta sotto le superfici più brillanti: nei suoi quadri i teatri e i bordelli parigini della Belle époque rivelano i sudori di cui sono nutriti, le carni stanche delle ballerine, le tristezze degli uomini. Deforme e buongustaio, nano e viveur, il conte de Toulouse-Lautrec preoccupò non poco i benpensanti: nobilitando col suo segno netto i manifesti pubblicitari, aveva anche osato inventare la grafica moderna. E poi, beveva. E poi, spendeva con gentaccia il patrimonio di famiglia. E poi, voleva vedere tutto, senza mai curarsi delle convenienze. Infatti una domenica prestissimo, con un freddo dannato, ecco il nano che scende per una stradina ripida di Montmartre. È una mattina di febbraio del 1899. Lautrec è già quasi arrivato al capolinea della sua vita, ma ancora non lo sa. Immagina una rossa. Gli piacciono le rosse. E questa è una ragazza magra, lentigginosa, dai modi molto strani per una ballerina del Rat Mort. Ieri sera voleva offrirle da mangiare ma lei ha detto di no, e non si è entusiasmata come tutte le altre davanti alla proposta di farle un bel ritratto. Ma adesso la ragazza lo aspetta, rintanata nella sua soffitta a tremare dal freddo e a sognare che arrivi davvero quel signore, brutto sì ma gentile, e soprattutto ricco... Dei colpi di pistola la fanno sussultare, si affaccia all'abbaino, si precipita dabbasso: sulla strada, laggiù, disteso a terra, c'è proprio quel signore, Monsieur Henri, il pittore, il nano ricco. Ma non sembra ferito: si dibatte in un accesso di delirium tremens, muove le mani come per difendersi da uno sciame di orrende bestioline invisibili. Bisogna portarlo via di là, chiedere aiuto, impedire che muoia o, peggio, che lo scopra qualcun altro e che lui, il nano, si ritrovi prima di sera chiuso in manicomio. Romanzo straordinario per la forza della rievocazione storica, per l'incalzare degli avvenimenti, per l'amaro realismo che trasforma la più lunga giornata di Lautrec nell'atroce commedia di una moltitudine di destini che si incrociano e per lo più si mancano, questa nuova avventura di Alessandro Barbero ci trasporta nel cuore di un passato di ormai mitica bohème, ricreandone vivi i colori e gli odori, le aberrazioni e le febbrili ebbrezze, la fame inappagabile di arte e di vita.
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Author

Alessandro Barbero
Alessandro Barbero
Author · 34 books

Si laurea in lettere nel 1981 con una tesi in storia medievale all'Università di Torino. Successivamente perfeziona i suoi studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa e nel 1984 vince il concorso per un posto di ricercatore in Storia Medievale all'Università degli studi di Roma "Tor Vergata". Nel 1996 vince il Premio Strega con il romanzo "Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo". Dal 1998, in qualità di professore di Storia Medievale, insegna presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro". Oltre a saggi storici, è anche scrittore di romanzi. Collabora con il quotidiano "La Stampa", e lo speciale "Tuttolibri", la rivista "Medioevo" e con l'inserto culturale del quotidiano "Il Sole 24 Ore". Dal 2007 collabora ad una rubrica di usi e costumi storici nella trasmissione televisiva "Superquark". Il governo della Repubblica Francese gli ha conferito il titolo di “Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres”.

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