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Prossima fermata. Una storia per Renato book cover
Prossima fermata. Una storia per Renato
2016
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Nel 2006 a Focene, estrema periferia di Roma, Renato viene ucciso da due giovani neo fascisti. Solo perché diverso una "zecca" estranea a quel quartiere. Sono anni in cui la parola "equidistanza" inizia ad essere usata per indicare "opposti estremismi". Tempi in cui si palesano tre livelli del fascismo emergente: istituzionale - partiti xenofobi e razzisti cominciano ad assumere posizioni di potere -, intermedio - organizzazioni fasciste che agiscono con intimidazioni, aggressioni e omicidi - e sociale - una pericolosa deriva culturale intrisa d'odio si va diffondendo come risposta più semplice in periodi di crisi. A una anno dall'omicidio ERRE PUSH e Zerocalcare disegnano un fumetto, La politica non c'entra niente - qui ripubblicato - per raccontare le numerose aggressioni e la strategia di media e istituzioni: "liti tra bande", "atti di bullismo", "violenze impolitiche". Impolitiche perché fascismo in Italia è una parola scomoda, e usarla vuol dire riconoscere l'esistenza di un cancro che non è mai stato curato. Oggi, con Prossima fermata. Una storia per Renato, mostrano l'insostenibile slittamento a destra che ha preso il paese: il razzismo e il populismo crescenti, la precarietà come unico orizzonte di vita, le politiche di austerity che colpiscono milioni di persone e la negazione dei diritti a spianare la strada al progetto neoliberista. Narrato con amore e rabbia questo libro è un viaggio a ritroso nel tempo e un appello contro l'oblio della memoria: una storia per Renato e per chi non dimentica e continua a lottare. Contro ogni fascismo.

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