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Commissario Melis
Series · 18
books · 2002-2022

Books in series

Il Maestro della Testa sfondata book cover
#1

Il Maestro della Testa sfondata

2002

Hans Tuzzi è lo pseudonimo con il quale un saggista italiano ha firmato la guida "Collezionare libri antichi, rari, di pregio". Con questo giallo esordisce come romanziere.
Perché Yellow non correrà book cover
#2

Perché Yellow non correrà

2003

Milano, 1980. Il giorno in cui si corre il Premio d’Aprile un uomo viene trovato ucciso con due colpi di pistola alla testa nei bagni dell’ippodromo di San Siro. Non ha documenti, e non è possibile identificarlo. Con pazienza e tenacia, e con un pizzico di fortuna, il commissario Melis riesce tuttavia a scoprire chi è. Affiora così un passato fatto di viaggi in terre lontane e in parte legato ancora agli anni della Seconda Guerra Mondiale, allorché i nazisti ritirandosi dall’Italia trafugarono, con molte altre opere d’arte, una preziosa biblioteca di libri dell’occulto. Ma troppi indizi confondono le indagini, e lungo e complesso sarà il cammino per giungere alla verità. A questo caso si intreccia quello di un giovane barbone trovato ucciso lungo i binari della Stazione Centrale: un omicidio apparentemente senza misteri, che tuttavia non convince del tutto né Melis né la sua squadra. E a ragione, perché, dopo una serie di smacchi, la soluzione si presenterà inattesa, emergendo improvvisa dal passato della vittima. Ritornano, in questo secondo giallo di Hans Tuzzi, i personaggi che il lettore ha già avuto modo di conoscere nel Maestro della Testa sfondata: il commissario Melis e la redattrice Fiorenza De Giorgi, l’ispettore Iurilli e l’editore Frangipane, i poliziotti della Squadra Omicidi e i molti protagonisti di questa nuova storia. E, soprattutto, Milano, una città ora livida ora solare sorpresa al discrimine tra sviluppo e involuzione, una città che pagina dopo pagina si fa co-protagonista, come non hanno mancato di rilevare già i recensori del primo romanzo.
Un posto sbagliato per morire book cover
#3

Un posto sbagliato per morire

2004

Un'inchiesta in cui la personalità della vittima è la chiave per arrivare al colpevole? Succede, più spesso di quanto si creda. Mai come in questo caso, però, il commissario Melis ne sembra convinto. Manrico Barbarani: una laurea in architettura, uno studio affermato, un socio da trent'anni al suo fianco, tante amiche, alcuni affezionati nemici, una passione per l'alpinismo, due mogli, anzi: due ex mogli. E un figlio di cui potrebbe essere il nonno. Già. E tre proiettili piantati in corpo. E dove, poi! Nella più squallida delle periferie, che pure a Milano sono tutte squallide: vicino al dormitorio dei "barboni", su strade battute la notte da prostitute e ragazzi di vita. Una doppia vita? Forse. Qualcosa però non convince Melis, a cominciare dal fatto che l'auto di Barbarani è in garage. E allora? E allora, nel sereno settembre milanese del 1981, il commissario e i suoi uomini iniziano un'indagine che, muovendosi fra i luoghi del potere più o meno occulto e le feroci dispute di una difficile separazione fra coniugi, sembra condannata ad arenarsi. Fino a quando l'assassino colpisce di nuovo. Allora, ecco, tutte le tessere del mosaico vanno lentamente al loro posto, disegnando una vicenda di grande amarezza, di grande solitudine, di grande amore. Quell'amore per il quale un uomo può persino tradire sé stesso. Anche in questo romanzo, lo svolgimento corale e la voce di Milano, città non semplice sfondo ma personaggio fra i personaggi, creano l'inconfondibile atmosfera dei gialli di Hans Tuzzi, dove allo scavo psicologico dei protagonisti e alla cura descrittiva dei particolari si aggiunge una trama asciutta di gran ritmo narrativo e dallo svolgimento inatteso.
Tre delitti un'estate book cover
#4

Tre delitti un'estate

2005

Tutti i critici hanno sottolineato il ruolo che Milano ha, come protagonista, nei gialli del commissario Melis. Può dunque sorprendere trovare Melis in vacanza, o quantomeno in trasferta. È quel che avviene nei tre romanzi brevi che compongono questo volume, ciascuno in sé concluso ma concepiti come una lunga estate - quella del 1982 - legata dal filo rosso dell’omicidio."Il principe dei gigli" vede Melis accompagnare l’eterna fidanzata Fiorenza a un convegno universitario sul libro antico in una cittadina dell’Italia centrale. Tra le mura medievali, nel sereno panorama di una campagna pettinata come un giardino, tutto sembra parlare di arte e di cultura, ma proprio la mattina dell’inaugurazione uno studente dell’ultimo anno viene trovato nel laboratorio di restauro con il collo spezzato. Così, nell’universo separato del mondo accademico irrompe inattesa la morte, una morte che presuppone, nell’ombra, una mano omicida...In "Casta diva" il commissario, accompagnato dal brigadiere D’Aiuto a un congresso a Napoli, viene invitato a un fine settimana sulla Costiera. Tutto sembra preannunciare un distensivo soggiorno tra bagni di mare, chiacchiere e partite a poker in un clima di rilassatezza che nemmeno l’improvvisa morte per infarto di un famoso bibliofilo tedesco sembra scalfire. Ma quando si scopre che dalla camera del defunto è sparito un prezioso e compromettente carteggio, quella che sembrava una morte per cause naturali assume i contorni cupi del delitto.In "Fuorché l’onore" Melis, recatosi con l’agente Lambiase a un convegno di polizia tenuto sulla Riviera di Levante, si trova nello stesso albergo con un gruppo di scrittori e di funzionari per la sera, infatti, è prevista la presentazione dell’ultimo romanzo di un noto autore di best-seller. Presentazione che non ci sarà mai, perché un colpo di pistola...
Il principe dei gigli book cover
#4.1

Il principe dei gigli

2005

\[Pubblicato originariamente in Tre delitti un'estate, Edizioni Sylvestre Bonnard 2005\]—-Maggio 1982: il commissario Melis, ormai vicequestore, ha accompagnato Fiorenza a un congresso internazionale di bibliologia che si tiene in un antico borgo del Centro Italia.Tutto sembra promettere noia e piccole gelosie fra accademici.La giornata inaugurale è però funestata dall’omicidio di uno studente, brutalmente ucciso in una delle aule. Così, mentre il convegno procede fra sospetti, tensioni e volontà di evitare una pessima pubblicità, dietro le quinte apparentemente serene del borgo rinascimentale si snoda un’indagine che vede le autorità locali sfruttare la presenza, nel pubblico, di Melis e di un alto ufficiale dei carabinieri. Qual è il movente? Un piccolo commercio di droga, come farebbe supporre un secondo delitto? Oppure, come nessuno si augura, la causa della morte dello studente potrebbe trovare spiegazione nella sua relazione con la figlia di un potente locale? Fiorenza da parte sua tenta di rendersi utile sondando i professori e gli studiosi, non senza scoprire coincidenze curiose e verità inattese. Sarà tuttavia Melis a risolvere il caso, ricorrendo all’aiuto «fuori ordinanza» dei più giovani della sua squadra, gli agenti Ferrini e Giovannini. Ma, anche, alla competenza di due illustri studiosi.
Casta Diva book cover
#4.2

Casta Diva

2005

Giugno 1982: risolto da poche settimane il caso del Principe dei gigli, il vicequestore Melis, scortato dall’agente D’Aiuto, partecipa a un convegno organizzato a Napoli dal Ministero. Conclusi i lavori, come rifiutare l’invito del suo ex questore a passare un fine settimana in villa, sulla Costiera, tra lo splendore del Mediterraneo e le prelibate ricette della cucina partenopea? È un universo un po’ a sé, appartato, una piccola società dalla mondanità molto particolare: un universo dove non mancano le vecchie glorie e i mostri sacri di un tempo ormai trascorso, come la Divina cantante e il pianista del secolo. Ma l’idillio è guastato da un incidente che forse incidente non è, la morte di un turista che forse solo turista non era. Così, mentre il bel D’Aiuto si ritrova oggetto di un inaspettato e non proprio gradito tentativo di seduzione, Melis, su richiesta del suo ex superiore, si trova costretto a prolungare una vacanza ormai tramutata in indagine.
Fuorché l'onore book cover
#4.3

Fuorché l'onore

2015

Estate 1982: lasciati alle spalle i due casi d'inizio estate, il vicequestore Norberto Melis si trova in un pittoresco borgo della Liguria insieme all'agente Lambiase per un congresso organizzato dal ministero degli Interni. Quando tutto finalmente è finito, l'albergo viene invaso da noti scrittori e funzionari editoriali lì convenuti per un'importante manifestazione culturale. Che, però, ha inizio con un colpo di pistola. Chi ha ucciso il celebre autore in quella che ha tutta l'aria di una esecuzione? E perché? Coinvolto giocoforza nel caso, Melis, che per poco non è stato testimone oculare del delitto, si trova così alle prese con un mondo fatto anche di piccole invidie, bassezze, viltà. Ma è proprio tra i colleghi del morto - come tutti i letterati, persone più portate alle parole che ai fatti - che va cercato il colpevole? Davvero le ragioni dell'omicidio stanno in quel groviglio di maldicenze, di competizione ambiziosa e di antipatie che, sotto l'apparente stima reciproca, segna quel piccolo universo chiuso su di sé? Non starà, invece, nell'ombra del passato la spiegazione di quella morte brutale?
L'ora incerta fra il cane e il lupo book cover
#6

L'ora incerta fra il cane e il lupo

2010

Un corpo di donna gettato in un fosso, il volto deturpato dai colpi di una chiave inglese. È il cadavere di Elisabetta Crimoli, giovane, bella, ricca e orfana, in tasca la tessera dell'Ordine dei Giornalisti e un'agendina con tre il fidanzato, il notaio, un misterioso E. C. Da questi pochi indizi prende l'avvio la nuova indagine del commissario Melis, cui toccherà scoprire, tra l'altro, come mai la vittima, ventottenne, aveva designato sua unica erede un'amica ottantaquattrenne, e perché aveva lasciato un prestante fidanzato per un nuovo decisamente poco fascinoso compagno. E che cos'ha a vedere la lettura dei tarocchi con tutto ciò? A questo filone di indagine, presto se ne intreccia un da qualche tempo, le serrande del bar sotto casa del brigadiere D'Aiuto vengono regolarmente ammaccate. Intimidazione? E chi è il mandante? Impegnato sui due fronti, il commissario Melis conduce un'indagine che porterà a un'unica sorprendente conclusione.
Un gatto alla finestra book cover
#7

Un gatto alla finestra

2012

A Milano, una notte d'estate del 1984, due bambine scompaiono da casa. Vengono ritrovate nelle solitudini del quartiere di Lambrate: volevano giocare, si erano perse. Due giorni dopo i genitori si presentano in questura: Patrizia e Valeria hanno lo stesso incubo, che si ripete. Che cosa hanno visto dietro una finestra illuminata? Una nuova indagine del commissario Melis in una Milano di periferia, dove nelle strade sempre più deserte di una città afosa già abbandonata da chi può, si vedono ancora gli operai uscire dai cancelli delle grandi fabbriche, la sera, al suono lugubre delle sirene.
Un enigma dal passato book cover
#8

Un enigma dal passato

2013

Le valli dell’Alto Verbano, primavera 1986. Un paese come tanti, piccolo, grazioso, raccolto, pronto ad accogliere i turisti come ogni estate. Ma questa non si annuncia un’estate come le altre. Non capita tutti gli anni, infatti, di fare un macabro rinvenimento come quello che degnamente conclude la conferenza del professor Maldifassi sulle streghe di Druogno. Così il commissario Norberto Melis, ospite occasionale al seguito della compagna Fiorenza, viene incaricato dai superiori di dare una mano ai locali rappresentanti della legge. Per scoprire quasi subito, fra cene squisite e gite fra i boschi, quanto quel paesino da fiaba e i suoi decorosi e compìti abitanti celino segreti, invidie, rancori, antipatie, ostilità. E che, come sempre accade, il presente affonda le proprie radici nel passato, un passato ormai lontano. Ma scavare nel passato, si sa, può diventare molto pericoloso. Soprattutto quando quei giorni remoti vennero macchiati dal sangue. La nuova, inedita indagine del commissario Melis conferma tutti gli ingredienti che hanno fatto amare ai lettori le un linguaggio che, tra il dolente e l’ironico, mischia continuamente alto e basso, l’attenzione all’arte culinaria, una vicenda gialla alquanto intricata che si dipana per piccole intuizioni, con un insoluto crimine commesso durante l’ultima guerra che getta la propria ombra sul delitto contemporaneo, e un complicato puzzle di identità da comporre con le tessere di vittime e colpevoli.
La figlia più bella book cover
#9

La figlia più bella

2015

Giugno 1986. Mentre tutta l’Italia segue i mondiali di calcio, una ragazza viene trovata affogata in una roggia nelle campagne di non è un incidente, ma l’assassino non ha abusato sessualmente della vittima. L’indagine, partita male, viene affidata a Melis. Che sa bene come, in questi casi, i primi sospetti si devono concentrare sulla cerchia dei famigliari. I quali, però, nella loro cascina isolata fra i campi, non soltanto forniscono solidi alibi l’uno con l’altro, ma sembrano sinceramente provati dal dolore. L’attenzione del commissario si sposta perciò sulla ricca cittadina, dove tutti, o quasi, conducono una vita apparentemente esemplare ma dove in realtà ciascuno ha i propri più o meno inconfessabili segreti, in uno spaccato di vita di provincia della quale Tuzzi raffigura vizi privati e pubbliche virtù. Non mancano poi le lettere anonime, a schizzar fango e sospetti ora su questo ora su quello, arrivando persino a gettare ombre sul passato della povera ragazza morta alla quale, forse, qualcuno aveva promesso una carriera da attrice cinematografica. Coadiuvato da personale di polizia a lui sconosciuto, Melis non sottovaluta nessuna traccia, eppure qualcosa gli dice che le origini del delitto vanno cercate altrove. Ma dove? Lentamente, si delinea una possibile pista. Una brutta, sporca pista. Sulla quale Melis lancia i suoi abituali collaboratori, gli agenti della sua e D’Aiuto, Ferrini e Giovannini si dimostrano all’altezza delle aspettative, anche se la soluzione del caso si presenterà improvvisa e amara – una crudele smentita a ogni raziocinio investigativo.
Ritratto dell'investigatore da piccolo book cover
#9.5

Ritratto dell'investigatore da piccolo

2017

Ogni lettore di gialli prima o poi se l'è chiesto: come saranno stati da bambini gli investigatori che abbiamo imparato ad apprezzare negli ultimi anni? Ecco la risposta, in cinque racconti di cinque (sei) firme di punta della narrativa gialla italiana, che hanno immaginato i loro personaggi da piccoli, alle prese con piccole storie che fanno presagire quale sarà il loro carattere, e il loro fiuto, da adulti - o forse no. Incontriamo così il futuro avvocato Greta Morandi e il futuro investigatore Mario Longoni, di Arosio & Maimone, nella Milano autarchica del 1936; il piccolo Sandrino Micuzzi, di Massimo Cassani, alle prese con una rivista misteriosa; Max Gilardi, di Elda Lanza, che rievoca il suo ultimo anno di scuola elementare; il giovane Norberto Melis, di Hans Tuzzi, in vacanza in Liguria, nel 1951; e infine Franco Bordelli, di Marco Vichi, che nel 1919 ha nove anni e vive la sua prima avventura tra il pianterreno e l'ultimo piano della casa dei suoi genitori.
La belva nel labirinto book cover
#10

La belva nel labirinto

2017

Quale filo invisibile lega fra loro un sacerdote di frontiera, un travestito di mezza età e un brillante studente universitario nella cui auto giace cadavere una ragazza? E le altre vittime dell'anonima mano omicida che nell'estate del 1987 nelle vie di Milano porta la morte, annunciata dai beffardi e inquietanti Arcani dei tarocchi? A cosa si riferisce la misteriosa scritta che l'assassino traccia su ogni Arcano? E ha davvero un senso tutto l'armamentario del nazismo esoterico che costantemente affiora fra i più diversi indizi? E i Servizi segreti hanno, in tutto ciò, un ruolo oscuro? Conscio che in simili casi soltanto una paziente indagine è possibile, ma non è mai sufficiente, poiché occorre anche un aiuto del Caso, o un errore da parte del colpevole, il vicequestore Melis, coadiuvato dai suoi uomini, intraprende un frustrante cammino di conoscenza attraverso una Milano varia e cangiante nelle sue componenti sociali, fra il vizio manifesto da un lato e l'oscuro mondo del fanatismo dall'altro, sino a giungere alla tenebrosa fonte del male che l'uomo infligge all'uomo allorché è convinto di detenere la verità.
La vita uccide in prosa book cover
#11

La vita uccide in prosa

2018

Settembre 1988. Un grigio impiegato del Catasto viene ucciso a revolverate mentre è nel giardino della sua villetta, vicina al Parco Lambro. Un tentativo di rapina? Un incidente? Il gesto folle di qualcuno in preda ai fumi della droga? O una vendetta? I trascorsi professionali dell’uomo non offrono supporti a quest’ultima pista, in apparenza la più promettente. Ma forse il grigio impiegato non era poi così prevedibile nella quotidianità delle proprie azioni: si scopre infatti che il vecchio padre disabile... Che la chiave del delitto vada cercata, allora, tra le pieghe di una famiglia apparentemente normale, dalla vita che sembra un susseguirsi di giorni e di gesti assolutamente banali? Mentre Melis e i suoi uomini si arrovellano, percorrendo piste che una dopo l’altra si arenano nelle più sterili conclusioni, gli anni Ottanta sembrano celebrare i loro massimi fasti: in quell’anno, il 1988, il Milan di Berlusconi Sacchi e Gullit ha vinto il campionato, sindaco della «Milano da bere» è «l’onorevole cognato» del primo Presidente del Consiglio socialista della nostra storia, e l’Italia ha appena superato il Regno Unito quanto a Pil: non sarà proprio il Paese di Cuccagna, ma, a detta di molti, quasi. È proprio così?
Polvere d'agosto book cover
#12

Polvere d'agosto

Un caso per il commissario Melis

2019

Quali fili invisibili collegano noti e apprezzati professionisti della buona borghesia milanese alle piccole vite circoscritte nel povero periferico complesso delle Torri Zingales? Chi ha ucciso il Cragna al suo esordio come spacciatore? E quel Santino Guardascione con obbligo di firma che si direbbe svanito nel nulla? In tutta la Questura soltanto Melissa che un mese prima, nell’afosa notte del ferragosto 1989, in una villa deserta e piena di simboli esoterici, un cadavere seduto in poltrona prima c’era e poi non c’era più. E se si aggiunge che ora in quella stessa villa, di morti ammazzati ce ne sono ben due... Ma tutta questa bizzarra indagine – nella quale, fresco di promozione a primo dirigente, Melis si trova a disagio come chi abbia compiuto da subito un passo falso – si muove fra mondi dove le parole sembrano rinviare ad altro. E, sempreché il cadavere scomparso fosse davvero un cadavere, e si trovasse davvero là dove pareva trovarsi, Melis, impegnato ora su un efferato duplice omicidio, non può che concordare con quanto afferma Umberto Eco, puntualmente citato da «Quando uno tira in ballo i Templari è quasi sempre un matto».
La notte, di là dai vetri book cover
#12.1

La notte, di là dai vetri

2019

La notte, quando il buio e il silenzio sembrano favorire il delitto, segna tre diversi casi, che impegnano il commissario Norberto Melis nel corso degli anni Ottanta. Comprende i romanzi brevi Il sangue dell'innocente, Un gatto alla finestra, il racconto lungo A lume di candela. È l’11 luglio 1982 quando, mentre l’Italia festeggia la vittoria ai Mondiali di calcio, il capo ultrà di una delle due squadre milanesi viene ucciso con due colpi di pistola per strada. Regolamento di conti, ma fra chi? Tifosi, ormai sempre meno sportivi e sempre più delinquenti? Estremisti di destra, così vicini a quel mondo? O c’entra la malavita organizzata? Le indagini segnano il passo. Forse allora bisogna scavare nella vita privata del morto. Una sera dell’estate del 1984, a Milano, due bambine scompaiono da casa. Vengono ritrovate in piena notte, volevano giocare, si erano perse. Due giorni dopo i genitori si presentano in questura: Patrizia e Valeria hanno lo stesso incubo ricorrente. Dietro una finestra illuminata, quella notte hanno visto un uomo tagliare la testa a un altro uomo. Fantasie? Nelle strade sempre più deserte di una Milano afosa, Melis decide di vederci chiaro. Ed è un vero cold case quello che aspetta Melis nella villa sul mare ligure dove i suoi amici Letizia e Franco lo hanno invitato insieme alla compagna Fiorenza per la Pasqua 1986. Esistono case infestate da spettri? Per Letizia e Franco, sì: nella loro villa, negli anni Trenta, morirono due uomini, fra loro rivali in amore. Incidente, come dissero le inchieste, o omicidio, come farebbero pensare le implacate presenze notturne? Una pista molto fredda, che Melis segue con un assistente d’eccezione: Edgar Allan Poe. E, così come il giorno segue alla notte, e la luce dissolve i misteri, in ciascuna inchiesta Melis riuscirà a ricomporre il tessuto lacerato dal delitto.
Nella luce di un'alba più fredda book cover
#13

Nella luce di un'alba più fredda

2021

Nel 1990 a Milano si ebbero 103 per la maggior parte, regolamenti di conti fra la malavita organizzata. Norberto Melis, primo dirigente della Questura della «capitale morale» (dove, di lì a breve, scoppierà lo scandalo di Mani Pulite), si interessa di più ai delitti che coinvolgono individui apparentemente normali, coloro che potrebbero essere, o dei quali potremmo essere i vicini di casa. Compenetrarsi di queste vite per risalire dalle vittime agli assassini affidandosi alla conoscenza del cuore umano, alle sensazioni, all'intuito - pur utilizzando tutti gli indizi materiali che la moderna criminologia consenta di vagliare - è per lui l'aspetto forse più coinvolgente di un' vedere le facce, sentire le voci, conoscere i luoghi. Per arrivare alla verità. Così, mentre la duplice inchiesta condotta dal commissario capo Michele Iurilli sulla morte di un uomo senza identità e su due anziane casalinghe uccise con identica bizzarra modalità in due quartieri lontani fra loro segna il passo, Melis non esita a indagare personalmente su un altro omicidio, tanto violento da poter essere dettato soltanto da un odio profondo. Il tutto mentre si avvicina, livido e al tempo stesso smagliante di luci, il Natale. Ma il mistero di un delitto non è mai, per Melis, un puro problema di egli avverte potente la necessità di restituire giustizia ai morti e ai vivi, e sa che, se vi è sempre la soluzione, non sempre è dato agli uomini di trovarla. E che talvolta, per concludere un'indagine, è necessario sacrificare agli dèi del Caso, i soli che, quando le carte sono troppo mischiate, possono rendere la scoperta dei colpevoli una Necessità.
Ma cos'è questo nulla? book cover
#14

Ma cos'è questo nulla?

2022

Autunno 1994: il governo presieduto da un industriale Cavaliere del Lavoro sta per cadere. Melis, disgustato da alcuni episodi che hanno segnato i vertici della Polizia, ha dato le dimissioni. Non può non stupirlo, perciò, la visita improvvisa e riservata di colui che fu il suo primo questore a Milano, e che da anni è un importante funzionario di Stato. Accetta così di occuparsi di un vecchio caso irrisolto che, proprio perché irrisolto, potrebbe gettare ombre sul candidato in pectore a un ruolo di ministro del probabile nuovo governo. Una vecchia, brutta un’adolescente uccisa nell’appartamento dove svolgeva mansioni di baby-sitter. E intorno, una setta esoterica. Una cittadina di provincia, nel Nord Est, dove da alcuni anni miete successi un movimento politico separatista. Una storia, l’omicidio di quella povera ragazza, che nessuno, né coloro ai tempi coinvolti né le autorità locali, ha più voglia di rivangare. E Melis – in questa ultima indagine che chiude la serie – per la prima volta in vita sua si muove senza l’autorità di un ruolo ufficiale, conscio, al contrario, che in caso di necessità nessuno gli porterebbe aiuto. Invece di aiuto avrebbe proprio bisogno, poiché sono in tanti, senza volto e senza nome, a volere il suo fallimento. Sono in tanti a essere infastiditi, o peggio, allarmati dalla sua sorda tenacia. Perché, sì, lui non intende mollare la al di là dei giochi politici quella povera morta chiede ancora giustizia.

Authors

Marco Vichi
Marco Vichi
Author · 19 books
Marco Vichi was born in Florence. The author of eleven novels and two collections of short stories, he has also edited crime anthologies, written screenplays, music lyrics and for radio, and collaborated on and directed various projects for humanitarian causes. His novel Death in Florence won the Scerbanenco, Rieti and Camaiore prizes in Italy. Marco Vichi lives in the Chianti region of Tuscany.
Giorgio Maimone
Giorgio Maimone
Author · 1 books

Giorgio Maimone è stato caporedattore del Sole 24 Ore per oltre 30 anni. Ha lavorato in teatro, ha diretto la prima radio libera della sinistra milanese, Radio Canale 96, e ha collaborato con le reti Mediaset come ideatore e autore di programmi. Ha fondato il portale di canzone d'autore «La Brigata Lolli». Si occupa di recensioni librarie e discografiche. I suoi racconti gialli sono usciti nelle antologie GialloLago (2013), Delitti di lago (2014) e Nuovi delitti di lago (2015). Con Erica Arosio ha pubblicato L'Amour Gourmet (2014) e Vertigine (2013), che ha visto l'esordio della coppia Greta e Marlon.

Massimo Cassani
Author · 2 books

Massimo Cassani (Cittiglio, 25 febbraio 1966) è uno scrittore e giornalista italiano Giornalista professionista, esordisce nella narrativa nel 2008, con Sottotraccia - Le inchieste del commissario Micuzzi (pubblicato da Sironi editore), con il quale lancia il personaggio del commissario Sandro Micuzzi, poliziotto svagato, distratto e meditabondo che si muove per Milano come un naufrago che ha perso la bussola. Sandro Micuzzi è il protagonista anche del secondo romanzo della serie dal titolo Pioggia battente, pubblicato sempre nei tipi di Sironi editore, nel 2009. Nel 2010 si stacca dalla narrativa di genere con Un po' più lontano (Laurana Editore), un romanzo che ha per temi la solitudine, il rapporto con il passato e l'agnizione d'identità. Nel 2013 esce il terzo romanzo dedicato al commissario Micuzzi, dal titolo Zona franca pubblicato da TEA (Gruppo Mauri Spagnol), in cui l’azione narrativa si radica nella multietnica zona di via Padova, a Milano. Il romanzo è stato poi ripubblicato in formato tascabile da TEA nel 2015. TEA ha ripubblicato, sempre in formato tascabile, anche “Sottotraccia” [2013] e “Pioggia battente” [2014]. Inoltre "Pioggia battente" è stato inserito nella collana "Noir Italia" de "Il Sole 24 Ore" (agosto 2013). Nel 2014 torna il commissario Micuzzi con il quarto romanzo della serie, dal titolo Soltanto silenzio, che affronta in chiave di fiction uno dei più inquietanti misteri dell’Italia degli anni Settanta. I diritti del romanzo sono stati venduti in Spagna. Nel 2015 un suo racconto autobiografico viene compreso nel libro “La formazione dello scrittore” (Laurana), insieme ad altri scritti di Tullio Avoledo, Giuseppe Caliceti, Sandro Campani, Alberto Cristofori, Gabriele Dadati. Paolo Di Paolo, Franco Foschi, Enrico Macioci, Valerio Magrelli, Simone Marcuzzi, Giovanni Battista Menzani, Raul Montanari, Giulio Mozzi, GianCarlo Onorato, Demetrio Paolin, Paolo Piccirillo, Federico Platania, Marco Rovelli, Flavio Villani, Alessandro Zaccuri. Sempre nel 2015, pubblica "Mistero sul lago nero" (Laurana), con protagonista il detective privato milanese Mario Borri; un romanzo ispirato esplicitamente agli stilemi classici dell'hard boiled e del noir che, attualizzati in chiave contemporanea, non possono che generare effetti volutamente umoristici. È componente il comitato scientifico di BLA (Bookmark Literary Agency) di Paolo Melissi e Luca Pagano e collabora con “La Bottega di narrazione” di Laurana, a Milano, diretta da Giulio Mozzi (scrittore, consulente editoriale e insegnante di scrittura creativa) e Gabriele Dadati (editor, insegnante di scrittura creativa e scrittore). [tratto da it.wikipedia.org]

Hans Tuzzi
Hans Tuzzi
Author · 19 books

Hans Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon (Milano, 1952), è uno scrittore e saggista italiano. Consulente editoriale e docente universitario al master in editoria cartacea e multimediale all'Università di Bologna, con lo pseudonimo Hans Tuzzi - che è un personaggio del romanzo L'uomo senza qualità di Robert Musil - ha scritto romanzi e saggi, una serie di romanzi gialli ambientati a Milano con protagonista il commissario Norberto Melis e una serie di gialli storici con protagonista Neron Vukcic. Ha collaborato all’inserto culturale del Il Sole 24 Ore e al Corriere della Sera; pubblica sulla rivista Paragone.

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