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È la mattina di Natale dell'anno 800: Carlo Magno entra nella basilica di San Pietro e china la testa davanti al pontefice Leone III per ricevere dalle sue mani la corona imperiale. È un evento senza precedenti: è l'atto di nascita di uno spazio geopolitico occidentale che, al di là delle vicissitudini della corona imperiale, costituisce ancora oggi l'orizzonte predominante della storia europea. L'incoronazione di Carlo Magno non ha lo scopo di risuscitare l'impero romano, ma celebra sotto un nome antico un potere nuovo, il cui ambito d'azione è un'Europa completamente ridisegnata rispetto a quella dei Romani. Il nuovo sovrano regna su un impero che ha perduto il Mediterraneo e in compenso si è aperto verso Nord; un impero che si estende da Barcellona a Budapest, da Amburgo a Benevento, un impero continentale e atlantico che assomiglia all'Occidente moderno assai più che all'impero dei Cesari. Non solo. Quel giorno dell'anno 800 è una data memorabile nella storia di Roma. La scelta di Leone III di chiamare Carlo Magno e di unire per sempre la Chiesa romana al nuovo impero occidentale sancisce definitivamente la vocazione europea alla metropoli: le sorti della Città Eterna sono ormai legate a quelle dell'Occidente.
Author

Si laurea in lettere nel 1981 con una tesi in storia medievale all'Università di Torino. Successivamente perfeziona i suoi studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa e nel 1984 vince il concorso per un posto di ricercatore in Storia Medievale all'Università degli studi di Roma "Tor Vergata". Nel 1996 vince il Premio Strega con il romanzo "Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo". Dal 1998, in qualità di professore di Storia Medievale, insegna presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro". Oltre a saggi storici, è anche scrittore di romanzi. Collabora con il quotidiano "La Stampa", e lo speciale "Tuttolibri", la rivista "Medioevo" e con l'inserto culturale del quotidiano "Il Sole 24 Ore". Dal 2007 collabora ad una rubrica di usi e costumi storici nella trasmissione televisiva "Superquark". Il governo della Repubblica Francese gli ha conferito il titolo di “Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres”.