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Questo albo ha avuto una prima versione in un prestigioso volume (dal titolo, non casuale, di DK - Work in progress) presentato in occasione del Salone Internazionale Comics & Games di Lucca, a novembre 2012 per celebrare il cinquantesimo anniversario di Diabolik. Anche in quella versione, come in questa, il racconto appariva diviso in otto capitoli ciascuno composto da venti pagine, non a caso coerentemente a quanto avviene per gli albi americani cui fa esplicito riferimento. Ma in quella prima presentazione solo il primo capitolo era "finito" impeccabilmente; la coppia dei successivi era in bianco e nero con una china definitiva; seguivano sessanta tavole a matita e infine venti di sceneggiatura, variamente appuntata. Dell’ultimo capitolo esisteva solo il soggetto, ancora dichiaratamente passibile di variazioni. La scelta di quella anomala presentazione non era casuale: voleva sottolineare quanto la gestazione della "operazione DK" fosse ancora in atto e passibile di ripensamenti e svolte anche significative. Significativi ripensamenti e svolte che poi, effettivamente, si sono verificati...chi volesse confrontare quel volume con questa versione potrà facilmente rendersene conto. A condizionare le variazioni sono stati diversi fattori, non ultimi i commenti di lettori e colleghi a quella anteprima. Ora DK è finalmente una realtà compiuta, definita, pronta a svilupparsi e proseguire per la sua strada. Perché DK vuole essere una vera e propria nuova linea editoriale, capace di vita propria in parallelo a quella "storica" del Re del Terrore. Noi ci crediamo, ma ai lettori l’ultima parola. Gli Autori La cicatrice Uno degli elementi "estetici" che più caratterizzano DK (e lo distinguono dal Diabolik classico) è senza dubbio la cicatrice che gli attraversa il sopracciglio destro. Cicatrice che non si era vista nella prima versione, quella di Work in Progress, ma che ora appare evidente. E inquietante, perché vuol generare domande e curiosità: come se l’è fatta? Un incidente o un vezzo? Ma anche: é l’unico suo segno distintivo, o ne scopriremo altri? Magari dei tatuaggi? Bene, forse un giorno queste domande avranno risposte, nel capitolo di questa nuova saga che, per ora, ha solo un titolo provvisorio: DK, Chi sei? Ulteriori info Capitolo I: Il massacro Capitolo II: La trappola Capitolo III: Il ratto Capitolo IV: La giudice Capitolo V: L’incontro Capitolo VI: I colpi Capitolo VII: L’inganno Capitolo VIII: Arrivederci
Authors

Mario Gomboli è grafico, illustratore, sceneggiatore di comics (Tilt, Diabolik, storie per Massimo Mattioli e Milo Manara), ideatore di Caroselli, curatore di mostre (e negli anni Settanta vicedirettore del Salone Internazionale dei Comics a Lucca). Ha fondato nel 1972 lo Studio Arcoquattro. Docente universitario alla facoltà di Architettura in Algeria (1982-1983) ed insegnante dell'Istituto Europeo di Design, è il creatore delle illustrazioni dello straordinario Zoo Pazzo, nato quasi per caso nel 1972 e portato avanti negli anni sotto varie forme. Ha ideato più di cento libri per l'infanzia tradotti in tutto il mondo. Nel 1998 ha ricevuto il Premio Andersen per la migliore collana di divulgazione con I consigli di Luporosso

Tito Faraci (born Luca Faraci, on 23 May 1965) is an Italian comics writer and editor, as well as novelist. Faraci is most notably known for his work on Mickey Mouse, as published on 'Topolino', the Italian weekly digest devoted to Disney comics. Faraci debuted in comics in the middle of the nineties. Although his very first script was for a Donald Duck story, he quickly gained fame as an inventive and innovative Mickey Mouse writer. His Disney stories mix absurd humour and a deep human touch, while borrowing atmospheres from pulp movies and noir literature. Many of his stories have been drawn by famous artist Giorgio Cavazzano. The two have also collaborated outside of Disney, for instance on a Marvel's Spider-Man one-shot. Faraci is nowadays a veteran comic book writer, having wrote for years for a number of mainstream Italian series, most notably Tex and Diabolik. His first novel, titled La vita in generale, appeared in 2015. Italian bio: Tito Faraci è nato a Gallarate nel 1965. È uno dei più importanti sceneggiatori italiani di fumetti. Ha creato storie per “Topolino” (Giorgio Cavazzano è stato – come usa dire lui stesso – il suo mentore), “Dylan Dog”, “Tex”, “Diabolik”, “Magico Vento”, tra gli altri, ed è stato uno dei primi scrittori italiani a lavorare anche per personaggi di fumetti americani come Spider-Man, Devil e Capitan America. Per la Disney ha sceneggiato Novecento di Alessandro Baricco, dando al protagonista la fisionomia di Pippo. Per Feltrinelli ha pubblicato il romanzo La vita in generale (2015), la sceneggiatura dell’albo a fumetti Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto trecento metri (con Sio; 2016; nuova edizione: 2018), Il pesce di lana e altre storie abbastanza belle (alcune anche molto belle, non tante, solo alcune) di Maryjane J. Jayne (con Sio; 2018) e, nella collana Feltrinelli Comics, la graphic novel di Alessandro Baricco, Senza sangue (2019; con Francesco Ripoli).