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Quando Mariella, la sorella di Giovà, annunzia alla famiglia: «Mi sposo», restano tutti sbalorditi. Il suo matrimonio con Toni, dopo un fidanzamento durato decenni e distanziato fra Palermo e Torino, era visto come un’evenienza allo stesso tempo utopistica e incombente. La mamma Antonietta, la zia Mariola e la pettegola vicina Mariangela si mettono subito all’opera: la cerimonia deve essere all’altezza per evitare la più vergognosa delle sventure. Ossia che «le persone parlino». Ma il giorno delle nozze succede qualcosa che nessuno aveva previsto. E va tutto a monte. Dalla vergogna della famiglia Di Dio scaturisce un caso, e il comitato investigativo femminile vorrebbe risolverlo incaricando Giovà: l’unico maschio abile e arruolabile, purché si lasci guidare. Giovanni Di Dio, guardia giurata di Partanna, borgata confinante con la più celebre ed elegante Mondello, è uno di quei figli di mamma a cui nessuno affiderebbe un incarico di una qualche importanza. Né lui lo vorrebbe. E se un delitto lo obbliga a fare la parte dell’investigatore, è la verità che deve rotolargli tra i piedi, non lui a trovarla. Della verità, anzi, Giovà diventa l’esca. Poco alla volta si scatena una giostra di doppie vite, minacce incomprensibili, trappole pronte a scattare, cosche rivali, traffici, grandi somme, morti ammazzati, identità misteriose. Dipanando il racconto delle maldestre avventure di Giovà, la soluzione del delitto si fa strada insinuandosi fra le tortuosità della vita e le usanze di una famiglia siciliana sui generis ma nemmeno poi tanto. Giovà si colloca a metà tra il siciliano descritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che aspira solamente al sonno, e il candido Giufà della tradizione popolare. Le sue riluttanti indagini così piene di inciampi sono anche la raffigurazione romanzesca di quella sorta di «maschilismo matriarcale» che nascostamente regna in Sicilia.
Author

Giornalista professionista, dal 1988 è assunto al TG3 Sicilia della RAI e collabora con diverse testate nazionali. Dal 2012 è nella redazione della rubrica "Mediterraneo". Il suo primo romanzo pubblicato è stato nel 1986 Una serata con Wagner. Sue opere sono tradotte in inglese, francese, olandese, spagnolo e tedesco. Con il romanzo Cuore di madre è secondo classificato al premio Strega e premio Selezione Campiello, premio Verga, premio Palmi. È stato docente a contratto di Storia del Giornalismo alla facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Palermo e consigliere d'amministrazione del teatro Stabile di Palermo. Con Notizia del disastro ha vinto il Premio Mondello e con il libro L'arte di annacarsi ha vinto il Premio letterario Antonio Aniante. Suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie La porta del sole (Novecento, 1986), Luna Nuova (Argo, 1997), Raccontare Trieste (Cartaegrafica, 1998), Sicilia Fantastica (Argo, 2000), Strada Colonna (Mondello, 2000), Il Volo del Falco (Aragno, 2003), Racconti d'amore (L'ancora del mediterraneo, 2003) Inoltre ha scritto il libretto dell'opera Ellis Island, con musiche di Giovanni Sollima (Palermo, Teatro Massimo, 2002). Il suo romanzo "È stato il figlio" è stato trasposto, nel 2012, in un omonimo film per la regia di Daniele Ciprì, con Toni Servillo come interprete protagonista.