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Remo Bodei ci presenta John Locke non solo quale fondatore dell’empirismo, ma come il terremoto filosofico che ha stimolato la riflessione sull'io, dall'idealismo tedesco a Nietzsche, Freud e Lacan. Introducendo l’identità personale come collezione di idee derivanti dalle sensazioni o dalla riflessione, Locke rompe con la tradizione millenaria dell’anima immutabile ed eterna per trasformare l’io, frutto di un continuo lavoro su se stessi, in un elemento sfuggente e calato nel tempo. "Per Locke le sostanze non sono altro che collezioni di idee semplici. Tutto deriva dai sensi, sia da quelli esterni sia dalla sensazione che guarda dentro di noi stessi sotto forma di riflessione, e la mente è simile a una camera oscura in cui soltanto piccole fessure fanno entrare la luce che proviene dai sensi o dalla riflessione". Remo Bodei
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