
L'uomo dal fiore in bocca
1923
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L'Uomo dal fiore in bocca L'uomo dal fiore in bocca è un atto unico di Luigi Pirandello, esempio di dramma borghese nel quale convergono i temi dell'incomunicabilità e della relatività della realtà. Fu rappresentato per la prima volta il 24 febbraio del 1922 al Teatro Manzoni di Milano. È un colloquio fra un uomo che si sa condannato a morire fra breve, e per questo medita sulla vita con urgenza appassionata, e uno come tanti, che vive un'esistenza convenzionale, senza porsi il problema della morte. Pirandello, anche in questo caso, trasse il testo teatrale da una novella scritta anni prima e intitolata La morte addosso. Il protagonista è un uomo malato di tumore (il fiore in bocca) e prossimo alla morte; questa sua situazione lo spinge a indagare nel mistero della vita e a tentare di penetrarne l'essenza. Per chi, come lui, sa che la morte è vicina, tutti i particolari e le cose, insignificanti agli occhi altrui, assumono un valore e una collocazione diversa. L'altro personaggio è un avventore del caffè della stazione, dove si svolge tutta la scena; un uomo qualsiasi, che la monotonia e la banalità della vita quotidiana hanno reso scialbo, piatto e vuoto a tal punto che il dialogo tra lui e il protagonista finisce col diventare un monologo, quando quest'ultimo gli rivela il suo terribile segreto. « Venga... le faccio vedere una cosa... Guardi, qua, sotto questo baffo... qua, vede che bel tubero violaceo? Sa come si chiama questo? Ah, un nome dolcissimo... più dolce d'una - Epitelioma, si chiama. Pronunzii, sentirà che epitelioma... La morte, capisce? è passata. M’ha ficcato questo fiore in bocca, e m’ha – «Tientelo, ripasserò fra otto o dieci mesi!» » La morte prevista e la morte imprevista. La vita non ha nessun valore in sé, ma quando l'individuo - sulla strada della morte - la osserva, anche i gesti quotidiani insignificanti acquistato un valore vitale. Immaginarsi simile alla stoffa significa affidarsi a cose che sembrano eterne. La vita non si conosce, però si sente il bisogno di viverla e a disprezzarla quando la morte è prevista, in modo da potersene andare con meno dolore.
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Luigi Pirandello
Author · 54 books
Luigi Pirandello; Agrigento (28 June 1867 – Rome 10 December 1936) was an Italian dramatist, novelist, poet, and short story writer whose greatest contributions were his plays. He was awarded the 1934 Nobel Prize in Literature for "his almost magical power to turn psychological analysis into good theatre. Pirandello's works include novels, hundreds of short stories, and about 40 plays, some of which are written in Sicilian. Pirandello's tragic farces are often seen as forerunners of the Theatre of the Absurd.