La restauratrice del Cenacolo vinciano Pinin Brambilla Barcilon racconta in questo libro i vent'anni passati sui ponteggi del refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano nel tentativo, riuscito, di restituire all'umanità il capolavoro di Leonardo pesantemente danneggiato. Partendo dalla fine – il giorno dell’inaugurazione alla presenza delle autorità e di tutta la stampa nazionale e internazionale – la narrazione si snoda, avvincente, ripercorrendo le tappe salienti di quella celebre “impresa” che l’allora giovane autrice compì per buona parte in totale solitudine. Una vita passata a fianco del grande maestro, mettendo in campo le conoscenze tecniche acquisite negli anni ma soprattutto quella incredibile sensibilità che ha da sempre contraddistinto il lavoro della restauratrice milanese. Fatica fisica, legittimi dubbi su come condurre l’intervento, emozioni e scoramenti, un lavoro meticoloso compiuto centimetro dopo centimetro in un lungo ventennio fino al triste momento del distacco, della presa di coscienza, in quel lontano 28 maggio 1999, che da quel giorno il Cenacolo non sarebbe più stato solo “suo”. Sullo sfondo coloro che resero possibile questa straordinaria impresa: il mecenatismo illuminato di Olivetti e il sostegno del soprintendente Bertelli che finanziarono e protessero il lavoro di Pinin permettendole di lavorare in serenità malgrado critiche e polemiche.