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2022
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La più sfuggente e indefinibile tra le città italiane, Milano è quello che non è già dai suoi confini: è relativamente piccola rispetto alla sua forza di gravità, ma i suoi quartieri invadono i comuni limitrofi; come «città metropolitana» è un’astrazione senza alcun senso geografico o politico; come inurbamento è sconfinato, ma non ha una permeabilità di trasporti e collegamenti amministrativi tali da essere considerata una grande metropoli. La confusione non risparmia neanche gli autoctoni, che quando si incontrano devono sempre ripetere: di Milano Milano? In mezzo alla pianura, come sta inscritto (forse) fin nel nome – medio (p)lanum – senza una geografia imperiosa che caratterizzi il panorama o tracci i confini, i milanesi sono abituati a far da sé (ghe pensi mi) e rimodellarla ogni volta a nuove esigenze, adattandola allo spirito del tempo senza temere di stravolgerla. In mancanza di montagne hanno innalzato un «monte», senza lago se lo sono scavato, hanno deviato e tombinato fiumi, aperto e richiuso canali. Della città di un secolo fa non rimane quasi niente, e chi fosse venuto in visita venti, trent’anni fa faticherebbe a riconoscerla. Negli ultimi due decenni è stato ridisegnato lo skyline, e con lui interi quartieri. La Milano della nebbia e del panettone è sparita. È passata anche quella da bere, delle televisioni, sostituita oggi da quella della moda, del design, degli influencer e delle week. Le fabbriche sono location o coworking. In un paese spesso rivolto a un passato glorioso e a tradizioni eterne, è facile deridere una città che abbraccia il nuovo senza troppi pensieri, perché l’età dell’oro per i milanesi è sempre domani. E in questa corsa verso il futuro Milano non guarda in faccia a nessuno perché, da vera seduttrice, non giudica ma si specchia negli occhi di chi guarda: accogliente o terribile, attraente o respingente, liberatoria o fagocitante, aperta o omologata. Come la sabbia su cui è costruita, si lascia plasmare senza opporre resistenza, continuando a inventare, produrre e poi vendere desideri.
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Gianni Biondillo
Gianni Biondillo
Author · 13 books
Gianni Biondillo (Milano, 3 febbraio 1966) è uno scrittore e architetto italiano. Autore di romanzi, testi per il cinema e la televisione, articoli di tema artistico, letterario e politico, saggi su Pasolini e Proust. È membro del blog collettivo Nazione Indiana.
Giacomo Papi
Giacomo Papi
Author · 6 books
Giacomo Papi was born in Milan in 1968.
Michele Masneri
Michele Masneri
Author · 5 books
Michele Masneri è bresciano e vive prevalentemente sull’alta velocità tra Roma e Milano. Scrive schizofrenicamente di cultura, società e architettura. Come molti italiani ha scritto un romanzo, si intitola "Addio, monti", non c'entra con l'ex premier, ed è edito da minimum fax. Sono usciti in volume (Steve Jobs non abita più qui) i suoi reportage dalla Silicon Valley, dove è stato inviato per il quotidiano "Il Foglio".
Nadeesha Uyangoda
Nadeesha Uyangoda
Author · 2 books

Nadeesha Uyangoda è autrice del libro L'unica persona nera nella stanza (66thand2nd, 2021) e ideatrice di Sulla Razza (Juventus / Undermedia). Ha scritto per media nazionali e stranieri, tra cui Open Democracy, Al Jazeera English, Telegraph, La Stampa, La Repubblica. Ha vinto il Premio Sila nella sezione “Economia e Società”, il Premio Rapallo Speciale "Anna Maria Ortese”, il Premio Anima 2021 per la letteratura e il Premio Giuditta per la saggistica. Collabora con L’Ufficio Reti e Cooperazione Culturale del Comune di Milano per cui ha realizzato il podcast La cura delle parole e di cui è consulente sui temi dell’identità culturale, razza, migrazione e seconde generazioni, all’interno del palinsesto 2022 di Milano Città Mondo #07.

Marco Missiroli
Author · 8 books

Vive a Rimini fino alla maturità scientifica, trasferendosi successivamente a Bologna per iscriversi al corso in Scienze della comunicazione dell'Alma Mater Studiorum. Nel 2002, segue i corsi della Scuola Holden a Cesena esperienza conclusa non in modo positivo. Si laurea nel 2005 con la tesi L'oggetto culturale nell'industria italiana. Il caso del Signor M. ovvero i criteri di pubblicazione di un libro. Il suo romanzo d'esordio, Senza coda (Fanucci, 2005), ha ricevuto nel 2006 il Premio Campiello Opera prima; si tratta di un'opera che racconta "di un'infanzia che si misura angosciosamente con il mondo adulto, con le sue sopraffazioni e violenze, varcando la linea d'ombra che conduce ad una pensosa maturità". Il 22 marzo 2007 pubblica con Guanda il romanzo Il buio addosso (premio Insula romana 2008). Il 12 febbraio 2009 viene messo in commercio il terzo romanzo, Bianco (Guanda), che vince la XXVIII edizione del Premio Comisso, il Premio Tondelli 2009 e il premio della critica Ninfa-Camarina 2010. Il 23 febbraio 2012 viene pubblicato il romanzo Il senso dell'elefante (Guanda), che vince il Premio Campiello Giuria dei Letterati 2012, il premio Vigevano - Lucio Mastrolonardi, il premio Bergamo. È tradotto in Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti, UK, Canada, Svezia. Nel febbraio 2015 esce per Feltrinelli il romanzo Atti osceni in luogo privato. Vive a Milano, dove lavora come caporedattore di una rivista di psicologia. Scrive per la cultura del Corriere della Sera.

Marcello Flores
Marcello Flores
Author · 2 books

Marcello Flores D'Arcais (Padova, 1945) è uno storico italiano. Autore di apprezzate pubblicazioni, si è occupato principalmente della storia del comunismo, del XX secolo, del genocidio degli Armeni durante la Prima Guerra Mondiale, dei diritti umani e delle vittime di guerre.

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