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NECOD - Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante book cover 1
NECOD - Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante
Series · 8 books · 2012-2021

Books in series

Vita nuova · Rime. I. Vita nuova. Le rime della Vita nuova e altre rime del tempo della Vita nuova book cover
#1.1

Vita nuova · Rime. I. Vita nuova. Le rime della Vita nuova e altre rime del tempo della Vita nuova

2015

La Vita nuova e le Rime sono, com’è noto, i primi prodotti dell’impegno letterario del giovane Dante: prima prova che lo condurrà al traguardo sommo della Commedia. È stato merito di Michele Barbi l’aver portato la produzione giovanile del Poeta a un grado di comprensione sconosciuto a tutte le epoche precedenti. E proprio dalle sue edizioni sono ripartiti i due Curatori, Donato Pirovano (Vita nuova) e Marco Grimaldi (Rime), non senza la dovuta attenzione ai risultati della critica recente. Ne è risultata un’edizione del tutto nuova, anche per l’ampio corredo storico-critico ed esegetico che la sostiene, in cui emerge da un lato la natura di opera autonoma della Vita nuova, dall’altro la profonda sua integrazione con il corpus delle Rime, che non potrebbe privarsi dei testi in essa inseriti.
Vita nuova · Rime. II. Le rime della maturità e dell'esilio book cover
#1.2

Vita nuova · Rime. II. Le rime della maturità e dell'esilio

2019

La Vita nuova e le Rime sono, com’è noto, i primi prodotti dell’impegno letterario del giovane Dante: prima prova che lo condurrà al traguardo sommo della Commedia. È stato merito di Michele Barbi l’aver portato la produzione giovanile del Poeta a un grado di comprensione sconosciuto a tutte le epoche precedenti. E proprio dalle sue edizioni sono ripartiti i due Curatori, Donato Pirovano (Vita nuova) e Marco Grimaldi (Rime), non senza la dovuta attenzione ai risultati della critica recente. Ne è risultata un’edizione del tutto nuova, anche per l’ampio corredo storico-critico ed esegetico che la sostiene, in cui emerge da un lato la natura di opera autonoma della Vita nuova, dall’altro la profonda sua integrazione con il corpus delle Rime, che non potrebbe privarsi dei testi in essa inseriti.
#3

De vulgari eloquentia

2012

Il trattato sull’eloquenza volgare (De vulgari eloquentia), composto probabilmente tra la fine del 1302 e i primi mesi del 1305, lasciato interrotto, inaugura la serie della Nuove Edizione Commentata delle Opere di Dante. Il curatore, Enrico Fenzi, proponendo interessanti varianti di lezione al testo tradizionale, ne offre una nuova monumentale edizione corredata di una originale traduzione letterale, di un ampio commento, che cerca di cogliere le suggestioni del discorso dantesco su un tema nuovissimo per il tempo e nel contesto storico in cui veniva affrontato, indagandone le possibili ‘fonti’. Importante novità di questa edizione sono le due serie di testi franco-provenzali e italiani che riproducono integralmente i documenti poetici che Dante cita e talvolta discute, e una seconda appendice con il volgarizzamento del trattato di Giangiorgio Trissino – che nel 1529 ha offerto la prima edizione a stampa (tradotta) dell’opera dantesca prima di fatto sconosciuta. Completano l’edizione vari Indici – tra cui, oltre l’Indice analitico, un Indice sommario dell’opera, utile a un rapido scorrimento dei suoi contenuti –, e, allegata al volume, una serie di cartine geografiche (curate da Francesco Bruni), che vogliono offrire al lettore un quadro della visione dantesca dell’Europa e dell’Italia geolinguistica nonché “politica” al tempo di Dante, in base alle conoscenze geografiche del suo tempo.
#4

Monarchia

2013

La Monarchia è lo scritto in cui Dante intende dimostrare la necessità di un impero universale a governo del mondo, un impero che nella sua visione si identificava con quello germanico erede di Roma antica e doveva agire senza il condizionamento dall’autorità papale. Fin dal prologo Dante dichiara che questa è l’opera attraverso la quale soprattutto egli ritiene di recare un proprio contributo al bene dell’umanità, portando alla luce conoscenze fino a quel momento trascurate, e si propone in questo modo ad un tempo come scienziato della politica e come profeta di verità nascoste: un profilo molto alto, dunque, che mostra la centralità del trattato e del suo tema nella storia biografica e poetica dell’autore. Il volume comprende il testo dell’opera dantesca, una nuova traduzione italiana e un commento che insiste parallelamente sul piano filosofico e su quello letterario, per renderli correttamente decifrabili dal lettore d’oggi. In appendice sono pubblicati il volgarizzamento italiano quattrocentesco della Monarchia eseguito da Marsilio Ficino; le glosse al testo composte da Cola di Rienzo; e tre opere che illustrano il contesto ideologico in cui nacque ed ebbe prima diffusione il trattato dantesco.
Epistole · Egloge · Questio de aqua et terra book cover
#5

Epistole · Egloge · Questio de aqua et terra

2016

La serie delle Epistole, Egloge, Questio de aqua et terra costituisce un gruppo di opere dantesche cosiddette “minori”, che tali in realtà non sono, perché portano un contributo importante alla ricostruzione del profilo dell’Autore, culturale e biografico. In primo luogo le Epistole, quelle sopravvissute alla dispersione, che conservano la voce di Dante in situazioni o in rapporti umani molto delicati, a parte la XIII, testimonianza preziosa di un tentativo di autoesegesi della Commedia; cosí le Egloge, prova (unica) di raffinata composizione poetica in latino, che offrono un quadro commovente degli ultimi anni di vita del poeta; cosí anche la Questio, tardivamente conosciuta, documento dell’impegno teorico che ha sostenuto il pensatore fino all’estremo. Questa nuova edizione, che recupera i testi piú accreditati prodotti dalla moderna filologia dantesca, sottoposti tuttavia ad attenta revisione, correda il dettato di quelle opere di un denso apparato di note critiche e storiche, note esegetiche (a sostegno di nuove scrupolose traduzioni), di una vasta rete di Appendici di documenti integrativi del commento, che ne offrono, complessivamente, un’immagine del tutto nuova. Tale documentazione, opportunamente illustrata, porta elementi decisivi a conferma dell’autenticità di tutte le Epistole, compresa la XIII, e della Questio.
Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi. II. Opere già attribuite a Dante e altri documenti danteschi book cover
#7.2

Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi. II. Opere già attribuite a Dante e altri documenti danteschi

2021

Questa «Nuova Edizione commentata delle Opere di Dante (NECOD)» è stata concepita – unitamente al «Censimento» e alla «Edizione Nazionale dei Commenti danteschi», che la integrano – come massimo omaggio a Dante nel Settimo Centenario della morte: 1321-2021. A distanza di cento anni dalla «Edizione del Centenario» de Le Opere di Dante, il volume che nel 1921, in occasione del Sesto Centenario della morte, offrì ai lettori di tutto il mondo quello che è rimasto fino ad oggi il testo di riferimento dell’opera dantesca, frutto del lavoro pluriennale di un’équipe di insigni studiosi coordinati da Michele Barbi, sono sembrati maturi i tempi per un decisivo passo avanti: non solo un nuovo testo di tutte le opere, riveduto e aggiornato ai progressi più significativi della filologia internazionale, ma finalmente un commento di grande respiro, integrato ove occorra da appendici di documenti utili a meglio illustrare il discorso storico e critico, in grado di scavare a fondo nel dettato dantesco e cogliere tutte le valenze comunicative di un messaggio estremamente complesso, talvolta studiatamente criptico, ancora in parte da scoprire e capace di suscitare emozioni forti anche nei lettori di sette secoli più tardi. La selezione attenta dei Curatori e la supervisione di una Commissione scientifica che include alcuni tra i maggiori specialisti italiani e stranieri, un rigoroso sistema di controlli, idoneo a garantire un margine minimo di sviste o errori, insieme con un ricco apparato di indici e repertori che consenta un’agevole fruibilità dei volumi, distinguono questa «Nuova Edizione» come una proposta senza precedenti nella storia degli studi danteschi. In coincidenza con i centocinquant’anni di Roma capitale nel 2021, l’omaggio più degno della Patria al suo grande Poeta che ne ha presentito il destino di nazione, plasmandone la lingua e l’identità culturale.
Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi. III. Codice diplomatico dantesco book cover
#7.3

Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi. III. Codice diplomatico dantesco

2016

L’edizione rinnovata di tutti i documenti riguardanti Dante e la sua famiglia, nell’arco di tre secoli (1131-1417). Curato da Teresa De Robertis, Laura Regnicoli, Giuliano Milani e Stefano Zamponi, il Codice diplomatico dantesco, si presenta profondamente rinnovato rispetto al precedente di Renato Piattoli, uscito nel 1940: accresciuto nel numero dei documenti, ampliato nelle coordinate cronologiche e genealogiche, diverso nei criteri di edizione, corredato di puntuali note di commento storico, a cura di Giuliano Milani, per una migliore comprensione delle relazioni familiari, del contesto giuridico, istituzionale, politico e sociale che la fonte menziona o sottintende. Oltre ai 328 documenti della serie generale, l’opera comprende quattro appendici in cui sono raccolte le testimonianze su Pietro di Dante come giudice, sui figli di Pietro e di Iacopo di Dante (fino al 1432), e quelle di probabile ma non certa pertinenza dantesca. Completa il volume un ricco apparato di Indici, che ne rendono più agevole la consultazione.
Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi. IV. Le Vite di Dante dal XIV al XVI secolo. Iconografia dantesca book cover
#7.4

Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi. IV. Le Vite di Dante dal XIV al XVI secolo. Iconografia dantesca

2017

Portando avanti l’indagine iniziata con il Codice diplomatico dantesco, le Vite di Dante recano un ulteriore contributo alla definizione di quel profilo biografico del Poeta che si è segnalato come tanto piú importante, decisivo nella messa a fuoco di passaggi delicati dell’opera, in quanto l’autore è protagonista oltre che scrittore del « poema sacro ». La ricerca biografica inizia, oltre trent’anni dopo la morte del Poeta, con il Trattatello in laude di Dante di Giovanni Boccaccio, che apre la serie delle Vite cui si deve il recupero di dati, documenti, informazioni di prima mano (per es., sulla realtà storica e l’identità di Beatrice, il carattere, i rapporti personali, la produzione letteraria del biografato) ancora oggi inderogabili nel lavoro esegetico. Tra quelle si è però operata una selezione, per riportare al lettore moderno solo le piú significative, di maggior rilievo documentario: Giovanni Villani e il ricordato Boccaccio, Filippo Villani, Domenico di Bandino, Leonardo Bruni, Giannozzo Manetti, fino a Marcantonio Nicoletti, ultimo testimone (friulano) di un perdurante interesse per Dante sullo scorcio del Cinquecento (1596). Preziosa (e suggestiva) integrazione di tale documentazione è poi una ricognizione dell’iconografia dantesca: mirata a recuperare l’aspetto fisico di Dante – di cui una testimonianza autentica sembra offerta dal famoso affresco di Giotto nella cappella del Palazzo del Podestà a Firenze (del 1337) –, ma anche momenti della sua “fortuna” nel corso dei secoli, dove l’indagine storica ha consentito di ricostruire le ragioni per cui sono state prese iniziative di rappresentazione figurativa: con scoperte perfino sorprendenti.

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Dante Alighieri
Dante Alighieri
Author · 49 books

Dante Alighieri, or simply Dante (May 14/June 13 1265 – September 13/14, 1321), is one of the greatest poets in the Italian language; with the comic story-teller, Boccaccio, and the poet, Petrarch, he forms the classic trio of Italian authors. Dante Alighieri was born in the city-state Florence in 1265. He first saw the woman, or rather the child, who was to become the poetic love of his life when he was almost nine years old and she was some months younger. In fact, Beatrice married another man, Simone di' Bardi, and died when Dante was 25, so their relationship existed almost entirely in Dante's imagination, but she nonetheless plays an extremely important role in his poetry. Dante attributed all the heavenly virtues to her soul and imagined, in his masterpiece The Divine Comedy, that she was his guardian angel who alternately berated and encouraged him on his search for salvation. Politics as well as love deeply influenced Dante's literary and emotional life. Renaissance Florence was a thriving, but not a peaceful city: different opposing factions continually struggled for dominance there. The Guelfs and the Ghibellines were the two major factions, and in fact that division was important in all of Italy and other countries as well. The Pope and the Holy Roman Emperor were political rivals for much of this time period, and in general the Guelfs were in favor of the Pope, while the Ghibellines supported Imperial power. By 1289 in the battle of Campaldino the Ghibellines largely disappeared from Florence. Peace, however, did not insue. Instead, the Guelf party divided between the Whites and the Blacks (Dante was a White Guelf). The Whites were more opposed to Papal power than the Blacks, and tended to favor the emperor, so in fact the preoccupations of the White Guelfs were much like those of the defeated Ghibellines. In this divisive atmosphere Dante rose to a position of leadership. in 1302, while he was in Rome on a diplomatic mission to the Pope, the Blacks in Florence seized power with the help of the French (and pro-Pope) Charles of Valois. The Blacks exiled Dante, confiscating his goods and condemning him to be burned if he should return to Florence. Dante never returned to Florence. He wandered from city to city, depending on noble patrons there. Between 1302 and 1304 some attempts were made by the exiled Whites to retrieve their position in Florence, but none of these succeeded and Dante contented himself with hoping for the appearance of a new powerful Holy Roman Emperor who would unite the country and banish strife. Henry VII was elected Emperor in 1308, and indeed laid seige to Florence in 1312, but was defeated, and he died a year later, destroying Dante's hopes. Dante passed from court to court, writing passionate political and moral epistles and finishing his Divine Comedy, which contains the Inferno, Purgatorio, and Paradiso. He finally died in Ravenna in 1321.

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