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Passaggi di dogana
Series · 35
books · 2011-2022

Books in series

A Lisbona con Antonio Tabucchi book cover
#1

A Lisbona con Antonio Tabucchi

Una guida

2012

Un'omelette alle erbe e una limonata al Café Orquidea in compagnia di Pereira. Una feijoada insieme al Guardiano del Cemitério dos Prazeres. Una sosta al Café Brasileira sulle orme di Pessoa e degli intellettuali portoghesi. "A Lisbona con Antonio Tabucchi" non è solo una guida ma un'esplorazione urbana, culturale e umana. La città è geografia, architettura, spazio urbano e memoriale, entro i cui confini si sono consumati eventi privati e pubblici, esistenziali, storici e politici. Ecco allora che l'acqua dolce del Tago, con il suo scorrere placido, diviene letteratura. Camminare per le strade di Lisbona significa ripercorrere i sentieri dei personaggi di "Sostiene Pereira", di "Requiem", e di altri racconti. Dove fermarsi a mangiare l'arroz de cabidela? Quali giardini scegliere per riposarsi durante il viaggio? Quali terrazze offrono la vista migliore? Le risposte sono lì, tra i dialoghi, le descrizioni, gli sfondi narrati da Tabucchi. Perché Lisbona oltre a essere una città dall'atmosfera carica di saudade, quel sentimento che soltanto i portoghesi sono in grado di spiegare, è anche una meta turistica ricca di fascino e così com'è, pare fatta apposta per la finzione letteraria. Lorenzo Pini costruisce una mappa, in bilico tra realtà e sogno, che conduce alla scoperta dei luoghi simbolo della capitale portoghese. In un'appendice finale al testo, una guida dettagliata di hotel, bar, ristoranti, musei, ma anche locali e teatri dove trascorrere piacevoli serate.
A Parigi con Colette book cover
#3

A Parigi con Colette

Qui tutto inizia e insieme si compie

2018

A Parigi con Colette è un breve viaggio nel tempo, una passeggiata immaginata tra luoghi e figure della capitale francese che non esistono più, ma di cui ancora riverberano il fascino e la memoria. Tra i cantori della Parigi di inizio ’900, spicca di certo la personalità con cui Colette ha pitturato i cambiamenti della Ville Lumière nella prima metà del secolo appena trascorso. Seguendo la parabola della grande scrittrice francese – dal suo arrivo in città dalla Borgogna nel 1893 fino ai funerali di Stato nel 1954 per la prima volta accordati a una donna dalla città di Parigi – Angelo Molica Franco offre al lettore un racconto all’altezza dell’occhio che guarda, puntuale ed emozionato, storiografico e insieme intimo della città tra ieri e oggi. Sfilano, così, il salotto di Madame Arman, il Moulin Rouge, il Café de Flore, il Trocadero, il ristorante Le Drouant che si mescolano, come nel più riuscito affresco, alle figure contemporanee a Colette quali il tanto dileggiato primo marito Willy, la poetessa americana Nathalie Clifford Barney, Gertrude Stein, Marcel Proust, Maurice Ravel e molti altri. Un piccolo libro in cui luoghi e destini congiungono i punti di un personalissimo reportage nell’anima di Parigi.
Lontananze perdute book cover
#5

Lontananze perdute

La Sicilia di Dacia Maraini

2016

Questo libro è un viaggio "alla ricerca della Sicilia perduta" di Dacia Maraini, l'isola vissuta e quella scritta, un percorso attraverso le opere e la memoria dell'autrice. Di evocazione in evocazione emergono gli scrittori siciliani che popolano l'immaginario della grande scrittrice: da De Roberto a Tomasi di Lampedusa, da Pirandello a Sciascia, Vittorini, Brancati. Nel corso di questa discesa nella memoria prendono corpo le figure familiari più determinanti, i luoghi della sua antica nobiltà, oggi guardata con disincanto, ma anche il cibo e le ricette del nonno Enrico, i quadri della madre Topazia Alliata, le amicizie che da anni accompagnano l'autrice e i nuovi sodalizi nel segno dell'arte, i sorrisi e le nostalgie, nascosti tra le pagine de "La lunga vita di Marianna Ucrìa", di "Bagheria", dei racconti, del teatro e de "Il sommacco. Piccolo inventario dei teatri palermitani trovati e persi". Con gli occhi curiosi di un visitatore, Eugenio Murrali ci fa conoscere le "lontananze perdute" della maggiore narratrice contemporanea. L'opera è arricchita dalle introvabili poesie siciliane della Maraini e da un suo luminoso e altrettanto irreperibile saggio su Federico De Roberto.
A Napoli con Totò book cover
#6

A Napoli con Totò

Dalla sanità alla luna

2018

Questo libro vuole essere un viaggio semiserio a Napoli in compagnia di Totò. L’uomo e l’attore. A centoventi anni dalla nascita. Nei suoi luoghi privati e in quelli vissuti in pubblico, partendo dalla Sanità, il rione natale dove, negli anni, Antonio de Curtis torna costantemente ad aiutare la sua gente poverissima. Non è una guida, intesa come percorso culturale esaustivo; non è una biografia completa del personaggio. È una passeggiata. Il libro conduce per mano, di riso e sorriso, nei vicoli meno noti ai turisti, o nel sottopelle della città, come sono le catacombe più antiche, dove Totò gioca bambino; nelle strade riconoscibili dai film, la Salita dei cinesi ne L’oro di Napoli dove Totò interpreta il Pazzariello; nelle segrete aperte ai visitatori, dove è conservato il tesoro, quello di san Gennaro nel Duomo, argomento di una celebre “Operazione” di furto cinematografico; dietro le quinte del teatro lirico San Carlo, con quella inarrivabile mangiata di spaghetti fra miseria e nobiltà.
New York, una città di corsa book cover
#8

New York, una città di corsa

Guida letteraria della Grande Mela

2018

New York: un universo di stimoli, informazioni, punti di vista, persino di stereotipi. Raccontarla non è facile. Una città veloce, ricca di fermenti, oggetto di fantasie, in cui si aprono possibilità, nascono storie. Correre per adattarsi al suo continuo movimento, ma anche per lasciare briglia sciolta ai propri pensieri, per trovare un punto fermo. Correre ad Highland Park, soprattutto quando piove, quando ci si ritrova soli e riscoprire il rumore dell'acqua che cade, non dover pensare ad altro se non a se stessi. Oppure a Bed-Stuy, e ripercorrere le strade che hanno ispirato scrittori e musicisti come Frank McCourt e Norah Jones. Attraversare di corsa le storie e le culture di Brooklyn, collezionare ricordi a ogni falcata. Chiara Marchelli ci offre un racconto di New York attraverso gli occhi di chi la vive e la percorre: un resoconto amorevole del connubio tra corsa e scrittura. Pagine che dettano l'andatura dei passi e dei pensieri, che regalano l'opportunità di guardarsi dentro e intorno, senza mai rischiare di perdere il ritmo e rimanere indietro. Perché per raccontare una città che pare non fermarsi mai bisogna assecondarne i mutamenti, e forse, mutare un po' con lei. Dopo "Le notti blu" Chiara Marchelli ci guida nella Grande Mela, ne ricrea tutto il caos e ogni segreta promessa.
A San Francisco con Lawrence Ferlinghetti book cover
#9

A San Francisco con Lawrence Ferlinghetti

Un viaggio oltre la Beat-Generation

2011

Un viaggio nella San Francisco di Lawrence Ferlinghetti, editore della Beat Generation (quella di Kerouac, Hirschman, Ginsberg) e grande poeta egli stesso, che oggi compie 100 anni. “I giovani dovrebbero fare gli esploratori” scrive Lawrence Ferlinghetti, poeta laureato di San Francisco e editore delle più grandi penne della Beat Generation. E la poesia, in questo caso, è il territorio più vasto in cui perdersi e trovarsi di nuovo. Questo libro è insieme reportage narrativo, docu-fiction e guida poetica alla città di San Francisco in cui l’esplorazione geografica si intreccia a quella letteraria e umana. Dieci giorni a Frisco rincorrendo un incontro – quello con Ferlinghetti – che comporterà una serie di altri incroci inattesi: da Jack Hirschman e la sua Brigata di Poeti Rivoluzionari a Neeli Cherkovski, poeta, amico intimo e biografo di Charles Bukowski. Il Caffé Trieste, nel cuore di North Beach, è lo scenario nel quale tutto si muove attraverso una serie infinita di caffè ordinati e bevuti d’un sorso, sigarette accese e consumate, le suole contro l’asfalto, sempre, per arrivare fin dove si spinge lo sguardo, fin dove suggerisce la poesia. Si legge questo libro per conoscere i luoghi di Kerouac, Ginsberg, Bob Dylan attraverso le parole di chi li ha vissuti come testimone e si finisce, poi, per scoprire quanto altro oltre il mito sia sopravvissuto, sorpassandolo.
La Genova di De André book cover
#11

La Genova di De André

Da Corso Italia a via del Campo

2019

Città verticale, sempre in eterna lotta con gli spazi, diffidente con i forestieri, culturalmente luterana e al tempo stesso cosmopolita, Genova cominci a rimpiangerla solo dopo che te ne sei andato. Ne era consapevole Fabrizio De André, che l’ha sempre considerata casa sua, non solo il luogo delle sue radici e della sua giovinezza. Così, ad un certo momento, aveva deciso di farvi ritorno come quei marinai che, dopo essere stati costretti a spendere tutta la propria esistenza altrove, sentono il bisogno di lasciare andare gli ormeggi e di rimettere i piedi a terra. Proprio li ci accompagna Giuliano Malatesta, che ha ripercorso i trentacinque anni di vita genovese di uno dei più importanti cantautori italiani, raccontando alcune sue amicizie, quella tanto intensa quanto fugace con Luigi Tenco e quella impossibile con il poeta Riccardo Mannerini, ricordando gli esordi sul palcoscenico o le peregrinazioni notturne in quei carrugi che il suo mentore Remo Borzini chiamava “fossili di storia patria”, e facendo parlare i vecchi amici, i pochi rimasti, ben felici di rievocare, tra una partita a cirulla, una battuta di pesca e una versione scanzonata della Canzone di Marinella, antiche storie di quella che era una volta la meglio gioventù genovese. Con la piccola ambizione di provare a ricostruire anche il clima culturale di un’epoca di quella che, al di là delle apparenze, fu davvero una città-laboratorio.
A Dublino con James Joyce book cover
#12

A Dublino con James Joyce

Ritratto di una città e di uno scrittore

2019

Il connubio tra queste due entità, però, non è così scontato: Joyce visse a Dublino soltanto un terzo della propria esistenza, dalla nascita (2 febbraio 1882) fino alla definitiva partenza per il continente (8 ottobre 1904), anche se fu talmente ossessionato da quei primi ventidue anni da scegliere la città e i suoi dintorni come ambientazione pressoché unica delle proprie opere. Inoltre, se oggi lo scrittore è venerato dai propri concittadini, ed è diventato una guida ideale per muoversi nella capitale irlandese, egli la lasciò sbattendo la porta, non fu mai tenero con la terra natale e anzi la trattò male, prima raccontandone anche gli aspetti più cupi, poi dedicandole un capolavoro comico che ne mette a nudo pregi e difetti. Per descrivere questo rapporto, e coglierne le tante sfaccettature, il libro analizza nella prima parte gli anni vissuti da Joyce nella città, e le poche occasioni in cui vi fece ritorno. Si concentra quindi sulle opere, in particolare su Gente di Dublino e Ulisse. Joyce fu il primo a offrire un ritratto attento e minuzioso della capitale irlandese e dei suoi cittadini, all’inizio in un’ottica realista, poi sempre più visionaria. La trasformazione delle pagine del primo Joyce fino a quelle delle opere mature e rivoluzionarie si avverte, oltre che nello stile, anche nel rapporto con la città e nella sua descrizione: Dublino diventa piano piano uno spazio simbolico, dagli echi mediterranei, il luogo dell’eterno vagare che ha nel protagonista di Ulisse, Leopold Bloom, la figura centrale.
Buio in sala book cover
#13

Buio in sala

Guida breve ai cinema di Roma

2016

«È sempre bene sapere dove si trova l’ospedale, la caserma o la pompa di benzina più vicina a te, è una questione di sopravvivenza. Lo stesso vale per i cinema». Quelli storici, quelli d’essai, i cinema-teatro, quello dei piccoli e i cinema-bistrot. Quanti di loro sono sopravvissuti e cosa sono diventati? Un giro in scooter per le vie di Roma, la città del cinema e dei cinema, alla scoperta di un universo di sale che ogni anno inaugurano o falliscono, proiettano anteprime o terze visioni, che vengono occupate, sgomberate, riconvertite in bingo, banche, complessi residenziali o «ricoveri per piccioni». Stefano Scanu ci accompagna a visitarli, ci invita ad entrare, a sederci tra le poltrone di velluto, Lost in translation, per poi uscire dalla porta d’emergenza. Ricostruisce le storie, conversa con chi quegli spazi li ha vissuti o trasformati. Un passaggio a volte malinconico attraverso officine culturali ormai livellate e panoramiche di palazzi dai portoni serrati. Si scopre che esistono legami profondi tra le vicende del cinema e quelle personali, legami che contaminano, s’intrecciano e conducono alla scoperta dell’identità più autentica di questi luoghi.
A Stoccolma book cover
#14

A Stoccolma

Da August Strindberg a Stieg Larsson

2020

Accogliente e altera, elegante e sordida, ordinata e tetra: Stoccolma, nelle pagine degli scrittori che l’hanno amata e odiata, ha volti diversi quanto l’estate e l’inverno del Nord. Soprattutto, ha tante storie da offrire. Dai vicoli bui della Città Vecchia alla distesa d’acqua e verde dell’arcipelago, da August Strindberg a Stieg Larsson passando per Selma Lagerlöf e Tomas Tranströmer, queste passeggiate per la Stoccolma letteraria sono un invito a scoprire una città che vive di terra e di mare, e di presente e passato, dove ci si può ritrovare ad assistere all’omicidio di un primo ministro, per poi, pochi passi più in là, fermarsi a sognare ancora di sirene avvolte in pelle di foca o fare amicizia con un vampiro bambino.
A Londra con Sherlock Holmes book cover
#15

A Londra con Sherlock Holmes

Sulle orme del grande detective

2020

Sherlock Holmes l’uomo che non ha mai vissuto e che mai morirà e Londra, “quel grande pozzo nero dal quale tutti i perdigiorno e gli sfaccendati dell’Impero vengono irresistibilmente inghiottiti”. Enrico Franceschini traccia un itinerario alla scoperta della metropoli seguendo le orme del padre di tutti i detective, dal 221B di Baker Street per arrivare al Langham Hotel, dove Conan Doyle incontrò Oscar Wilde ed ebbe la prima idea per Uno Studio in rosso, al San Bartholomew’s Hospital, il più antico ospedale di Londra, nel cui laboratorio Holmes incontra il dottor Watson. Quella Londra, tentacolare e multiforme, più di un secolo dopo continua ad ammaliarci, a inghiottirci, nulla è cambiato. Attraversarla significa dilatarne la percezione, moltiplicarne le identità. Comprenderla rivela l’innesto delle storie nella Storia.
A Roma con Alberto Sordi book cover
#16

A Roma con Alberto Sordi

Da Trastevere a Kansas City

2020

Una guida di Roma attraverso Alberto Sordi, i suoi personaggi, la sua vita e le sue pellicole; e allo stesso tempo un racconto di Sordi attraverso Roma e i suoi quartieri. Perché Sordi e Roma si identificano, si compenetrano, e non c’è posto di Roma dove non ci sia qualcosa di Sordi. Dall’infanzia e i difficili esordi alla radio e il successo col cinema, da Trastevere alla Galleria Colonna, da San Lorenzo al Colosseo, dal Ghetto a Cinecittà, fino al Campidoglio e alla famosa Villa Sordi, una serie di aneddoti, storie, leggende sull’attore più famoso di Roma. In questa raccolta di “racconti romani” che hanno al centro Alberto Sordi, a sfilare sono i luoghi di Roma e “spalle” come Fellini, De Sica, Monicelli, Oliver Hardy, Sonego, Monica Vitti, Fabrizi che hanno animato la città eterna. Ma anche le persone del popolo che di quella città amata da Sordi sono il sangue e l’anima. Così, da luogo a luogo, con gli occhi di Sordi, Roma diventa il grande romanzo picaresco italiano.
A Praga con Kafka. Le vie, le case, i ricordi book cover
#17

A Praga con Kafka. Le vie, le case, i ricordi

2020

Tra la città di Praga e Kafka esiste un legame assai particolare, sia perché gran parte delle sue opere sono nate lì, sia perché la città stessa è una specie di libro in cui personaggi, luoghi, situazioni vere o soltanto intuite hanno trovato il luogo dove realizzarsi. Percorrendo strade, abitando appartamenti, frequentando locali pubblici, Kafka ha avuto la possibilità di conoscere un tipo di umanità che poi è entrata nelle sue pagine come simbolo di una specie umana che vive i contrasti della modernità, le contraddizioni delle tante civiltà che si sono incontrate (quella ebrea, quella tedesca, quella slava). Seguire Kafka nei percorsi cittadini, guardare la città dalle finestre dei suoi appartamenti, respirare l’aria degli uffici dove prevalentemente si è svolta la sua vita di impiegato modello è un po’ come camminare sopra le parole stampate nei suoi libri, finendo per essere Praga stessa il vero grande libro di una letteratura kafkiana.
A Torino con Cesare Pavese book cover
#18

A Torino con Cesare Pavese

Un arcipelago interiore

2020

A settant'anni dalla sua tragica scomparsa il presidente della fondazione Cesare Pavese ci guida nella Torino di uno dei più grandi scrittori del Novecento. La città, il Mito, la donna, l’America, le Langhe: isole di un viaggio omerico senza ritorno, senza regno, senza Itaca. Le parole con cui Cesare Pavese ha descritto questo viaggio, le sue opere, sono un’occasione di incontro che il lettore ha con sé stesso; specchi in cui “vedere \[…\] riemergere un viso morto”, trovare il Minotauro indifeso al centro del labirinto borgesiano. Leggere Pavese oggi significa stare davanti a quello specchio per trovare il coraggio di riconoscersi, di sostenere quello sguardo, accogliendolo. Leggere Pavese oggi significa non essere Cesare Pavese per trovare nell’inquietudine del viaggio la via d’uscita dal labirinto.
A Mosca con Majakovskij book cover
#19

A Mosca con Majakovskij

Alla scoperta della città Matrioška

2020

Nella Mosca del ‘900 accade tutto e il suo contrario. Metà desiderata da scrittori e poeti, teatro delle avanguardie, città labirinto la cui anima medievale viene sgretolata dalla rivoluzione. Non lontano dal cuore del Cremlino, per la Tverskaja e i vicoli della Lubjanka incede Majakovskij e scrive i suoi versi, rivolti al futuro. Nelle vie dell’Arbat un giovane Zhivago cresce in una famiglia adottiva, mentre Lara medita l’assassinio del suo amante. Negli Stagni del Patriarca, in un caldo pomeriggio primaverile, appare il professor Woland, specialista di magia nera, con il suo diabolico seguito: Mosca non sarebbe stata più come prima.
In Sardegna con Grazia Deledda book cover
#20

In Sardegna con Grazia Deledda

Isola di feste, riti, racconti

2020

Partendo in pieno inverno dal monte da cui Grazia Deledda per la prima volta aveva visto il mare e da cui aveva sognato di raggiungere nuovi orizzonti, Rossana Dedola si inoltra nei paesaggi descritti nei suoi romanzi per seguire le ultime tracce che la Sardegna arcaica ha consegnato alla modernità. Durante questi percorsi si sale sul Monte Gonare, meta nei secoli di tanti pellegrinaggi, si visitano i santuari dove ancora oggi si svolgono antiche feste religiose, si entra in qualche pinnetta, piccole e perfette costruzioni in pietra che i pastori usavano come ricovero, si nuota in un mare dalle straordinarie sfumature di azzurro e turchese. E si raggiungono i paesi in cui Grazia ha ambientato romanzi più noti e romanzi minori.
In Sicilia con Leonardo Sciascia book cover
#21

In Sicilia con Leonardo Sciascia

Nel cuore assolato e desolato dell'isola

2021

In una delle cento sicilie, nell’isola del latifondo e delle miniere, della tracotanza mafiosa e del rovello pirandelliano, cento anni fa nasceva Leonardo Sciascia, raccontato in questo libro accanto al cuore assolato e desolato della sua terra. Quale ambiguità cela il rapporto di Sciascia e degli altri scrittori siciliani con la loro isola? Come tenere insieme la tensione che li fa aprire al mondo e quella, inversa, che li riporta sempre allo “scoglio” della Sicilia, che li richiama sempre a sé, condannandoli a ritorni sconsolati? Un viaggio itinerante nella biografia dello scrittore, dall’aula scolastica di Racalmuto alle carceri dello Steri, dalla zolfara di Assoro ai paesi etnei, per cercare le tracce che questi luoghi hanno lasciato nei suoi testi e cosa sono diventati oggi.
A Firenze con Oriana Fallaci book cover
#22

A Firenze con Oriana Fallaci

Sul precipizio scavato dai secoli

2021

Nascere sulle rive dell'Arno è un segno distintivo, ma lo è ancor di più decidere di morirvi dopo anni vissuti di là dall’oceano. Nella camera 409 la finestra è spalancata su piazza del Duomo e sulla cupola di Brunelleschi, dentro, ormai stanca, aspetta di morire Oriana Fallaci. Natura ribelle e carattere focoso, degna rappresentante, come tutti i grandi, insieme a Montanelli e Malaparte, della categoria degli fiorentini sarcastici, irritabili, gelosi, gente che punge. Riccardo Nencini ci accompagna nei luoghi di Firenze cari alla scrittrice, in quelli insoliti, dove non batte mai il sole, e in angoli dalle storie segrete. Si ritrova la città di Dante soldato, del Giotto usuraio, dei tormenti del giovanissimo Masaccio e quella di un architetto-gelataio che progetta in riva d’Arno il primo un nuovo sguardo su una delle città più conosciute al mondo. Un percorso che si distingue per la cura nei dettagli, quel lavoro di fino che nulla ha da invidiare agli artigiani del Mercato Vecchio, che degli artigiani ha anche la schiettezza tipica di un popolo che dalla “propria sguaiataggine seppe ricavare della leggiadria”.
A Londra con Virginia Woolf book cover
#23

A Londra con Virginia Woolf

Passeggiate nella città della vita

2021

A Virginia Woolf i medici raccomandarono senza mezzi termini di stare lontana da Londra. Troppo sensibile la scrittrice, troppo animata la città: due elementi che, combinati, non potevano che gravare su un’anima già infragilita da lutti e dolori. Eppure è a Londra che la scrittrice vorrà sempre tornare e sempre rimanere: nella capitale trova l’entusiasmo elettrizzante di una passeggiata fatta per comprare una matita, i suoni perduti di Orlando che pattina con la principessa russa sul Tamigi gelato, la vecchia Kensington dell’infanzia vittoriana e la nuova Bloomsbury, il salotto che accoglie intellettuali e artisti. La vita di Virginia Woolf a Londra è scandita dai continui traslochi: otto in tutto. La casa che si affaccia su Gordon Square, chiara e vuota, la prima con la luce elettrica e il 38 di Brunswick Square, dove vive sola con tre uomini. Queste case sono il suo punto di vista sulla città, e cioè sul mondo intero, sulla realtà con le sue tragedie e i suoi cieli. Cristina Marconi accompagna il lettore tra le vie e i quartieri, protagonisti e sfondo della vita e delle opere di Virginia Woolf che, anche “da una stanza tutta per sé”, celebra la città che somiglia alla sua anima: Londra e la scrittrice, ugualmente avide di vita, ugualmente tese verso il dramma. Entrambe tanto luminose, quanto popolate da ombre. Londra è una città di tombe, una città che fa amicizia con cimiteri e fantasmi; la stessa confidenza che Virginia ebbe con la vertigine della morte.
A Roma con Nino Manfredi book cover
#24

A Roma con Nino Manfredi

Da Saturno all'Aventino

2021

Pare una bizza del destino che il suo vero nome fosse Saturnino. Nomen omen: Nino Manfredi, l’artigiano della comicità, nato dalla malinconia, nato saturnino. E questo gli aveva insegnato pure il nonno: dal benessere nasce solo il vizio, il dolore è humus per l’arte. Nino veniva dalla Ciociaria, una terra di frontiera, una terra che abbandoni per le le più invitanti Americhe. Quando ti trovi in un Paese straniero, quando non conosci la lingua e ti esprimi a gesti e smorfie: così nascono le maschere, la commedia dell’arte, il teatro. Così nasce la mimica di Nino Manfredi. A quindici anni gli fu data l’estrema unzione, ma sopravvisse: ci sono persone a cui non è permesso il lusso di drammatizzare e allora trattano la risata come “una cosa seria”. Il centenario della nascita di Nino Manfredi è una festa di Roma, perché c’è uno spirito della città che solo chi viene da fuori può intercettare. E romani non sono né Nino Manfredi né Nicola Manuppelli che a questo attore, regista, cantante, musicista, teatrante dedica un ricordo, un percorso, una passeggiata e molto più di tutto questo: per lui erige un monumento. Dall’infanzia a Castro dei Volsci all’arrivo a Roma, al ricovero al sanatorio Forlanini, dall’Accademia di teatro desiderata da lui alla laurea in Giurisprudenza imposta dal padre, e ancora il dopoguerra con gli americani, il boogie-woogie, la prima donna amata, una prostituta, poi il cinema, il matrimonio con Erminia, e il teatro e la televisione e gli anni da regista. Nino Manfredi ha vestito i panni del contadino romano e di Pasquino, del monsignore e dell’immigrato, parlando alle – e delle – due facce opposte della città.
A Venezia book cover
#25

A Venezia

Da Brodskij a Bolaño

2021

Immersa in una nebbia che racchiude fantasmi e dèi acquatici del tempo, oppure nella luce abbagliante che si riflette sull’acqua, Venezia ha mille volti e tutti arcinoti: città dell’amore, del turismo sfrenato, del Carnevale. Per conoscere un’altra Venezia, allora, occorre osservarla attraverso le crepe della sua immagine da cartolina e lasciarsi guidare da chi è in grado di vedere l’invisibile. Come i poeti. Graziano Graziani segue, letteralmente, le orme degli autori che hanno amato Venezia, cercando i loro luoghi d’elezione e le tracce invisibili del loro passaggio. Partendo dai più conosciuti come Iosif Brodskij ed Ezra Pound, passando per i contemporanei come Yang Lian o Ngũgĩ wa Thiong’o, si parte per un giro del mondo tra autori russi, cinesi, nigeriani, statunitensi, che approda fino in Sudamerica con Borges e Bolaño. Senza scordarsi di fare tappa tra i poeti di casa e le loro sonorità legate alla lingua che si parla tra le calli, come Francesco Giusti e Aldo Vianello. Una Venezia spesso invernale, provinciale, a volte vuota, che rovescia l’immagine dei souvenir e del lusso esclusivo, per parlare di esuli e di lotta, inclusa quella ingaggiata da chi vive la città e non vuole lasciarla morire.
Negli States con Stephen King book cover
#26

Negli States con Stephen King

I territori del re

2021

Se d’un tratto dalle storie di Stephen King sparissero gli allenatori di baseball, i bambini undicenni, i detective, gli studenti universitari squattrinati, i pagliacci, le famigliole felici, i professori di letteratura, i domestici? Se l’unico personaggio a muoversi tra le pagine fossi tu? Orazio Labbate invita il lettore – scoraggiandolo a ogni pagina, a ogni rigo allarmandolo – nei luoghi di Stephen King, in terre in cui non è rimasta anima viva, solo il viavai degli spiriti: l’insediamento in un corpo non è che un accidente, tutti diventiamo fantasmi. Ecco, dunque, cosa riserva l’edilizia delle tenebre: fogne feroci da cui schiuma un profeta, il Diavolo; campi di granturco; cieli incontinenti; girasoli che sembrano “cotti in brodo”; una nebbia che ai vivi insegna tutto ciò che si può sapere della morte; caldaie che singhiozzano; finestre che si lamentano; grugniti di una scrofa; gemiti metallici. E maniglie, lettere, altalene, catene arrugginite perché la ruggine svela la violenza dell’eternità. Nel suo viaggio, il lettore dovrà a volte strisciare, a volte genuflettersi: è un fedele al cospetto di un Dio che non salva i suoi agnellini, ma li manda al macello. Come si fa a passare per l’Averno senza risvegliarne gli abitanti? Nessuna fede e nessuna scienza aiutano il viaggiatore a eludere la dannazione, ma forse un modo per fuggirne pure ci sarebbe, ci dice con il suo stile gotico e prezioso Orazio Labbate: il godimento solipsistico dell’incontro con i propri demoni, la scrittura stessa come demonologia. Un viaggio, quindi, il cui rischio più orrorifico è la solitudine, come questa ci esponga senza difese alla minaccia di diventare assassini noi stessi.
In Colombia con Gabriel García Márquez book cover
#27

In Colombia con Gabriel García Márquez

Senza forze di gravità

2021

Paradiso terrestre e terra martoriata, luogo di magia e di guerra, di spiriti e di generali: su una mappa che Gabriel García Márquez disegna con confini incerti, questa Colombia è segnata da cammini di stupore che uniscono Bogotá e Napoli, Cartagena e Mosca, Barranquilla e la Luna. Bisogna viaggiare lungo sentieri che costeggiano i luoghi della miseria endemica e del potere illusorio, così come della poesia e della baldoria infinita, antidoti alla solitudine dello scrittore e dei suoi personaggi. La Colombia è guerra civile, miseria, repressione, lotta; è anche il tempo sospeso di Macondo, paese immaginario, forse, ma non immune dal disordine del mondo. E chi meglio di Gabriel García Márquez può cantarla? Un giornalista di formazione, ancorato alla realtà e al tempo stesso prodigioso e ribelle, immerso in un mondo di tradizione e di magia, che non è solo superstizione ma saggezza che arricchisce la realtà. Alberto Bile Spadaccini segue Gabo nei suoi luoghi, senza forze di gravità e in un tempo imbizzarrito, e ci porta in viaggio tra reportage chimerici e crude finzioni, planando sui tetti di città furibonde abitate da bambine libere e patriarchi prigionieri, delinquenti felici e puttane tristi. Al ritorno, balleremo le canzoni del vallenato e parleremo lingue nuove, per raggiungere dalla stanzetta di Aracataca il mondo intero.
A San Pietroburgo con Vladimir Nabokov book cover
#28

A San Pietroburgo con Vladimir Nabokov

L'infanzia dorata

2021

Immerso nella luce mistica delle notti bianche di San Pietroburgo, Nabokov è bambino e poi adulto lungo le sue ampie strade, assorbe l’atmosfera della città di Anna Karenina, di Puškin, di Dostoevskij. Sono diciotto gli anni che Vladimir Nabokov vi trascorre, dalla nascita nel 1899 in una famiglia di antica nobiltà fino al 1917, quando devono fuggire in seguito alla Rivoluzione. Nonostante la lontananza, per tutta la vita lo scrittore porterà San Pietroburgo dentro di sé e ricorderà con nostalgia gli anni dell’epoca d’argento della letteratura russa, che ribolliva di idee, versi e musica: sono gli anni di Blok, di Mandel’štam e di Belyj, di Achmatova e di Stravinskij. Berlino, Parigi, la Svizzera, gli Stati Uniti, Nabokov si sposta accompagnato dalle parole, dagli scacchi e dallo sguardo unico che riesce a posare sulla letteratura, ma l’inizio è sempre lì, a San Pietroburgo, che è il Nevskij prospekt, è il Palazzo d’Inverno, è la statua del Cavaliere di bronzo, ma soprattutto è il teatro della formazione di Nabokov, romanziere, drammaturgo, entomologo e critico letterario, che nonostante tutto rimane profondamente russo. Fabrizio Pasanisi ripercorre le strade ventose di San Pietroburgo con gli occhi dell’autore di Lolita, fa un itinerario degli anni della sua vita russa in una città in cui forse potremmo ancora incontrare un naso sfuggito a Gogol’, Puškin che si prepara al duello per lui fatale, qualche pezzo degli scacchi tanto cari a Nabokov o una farfalla pronta a essere studiata: quel che è certo è che ci sono ancora i benevoli fantasmi di tutti i grandi russi che da San Pietroburgo hanno ricavato linfa e ispirazione.
A Parigi book cover
#29

A Parigi

Da Hemingway a Cortázar

2021

Ci sono tanti modi di leggere A Parigi. Come un meta-libro o un libro al quadrato: munitevi di carta e penna, i consigli di lettura su Parigi sono molti, noti e meno noti. Affezionatevi ai personaggi che Nicola Ravera Rafele fa rivivere tra le pagine, e fate loro domande, non avrete molte altre occasioni per chiacchierare con la Maga e la niña mala. Soffermatevi sui deliziosi camei di scrittori celebri: vi sembrerà di assistere a una commedia alleniana, affascinante e malinconica. Seguite Cortázar fino al Pont des Arts, e divertitevi con lui al gioco della campana; d’estate percorrete la città in taxi con Anna Maria Ortese; accompagnate Benjamin – prima che sia troppo tardi – nella sua flânerie; se state attenti, riuscirete anche a sentire Scott e Zelda in una delle loro furiose litigate. Tuttavia, questo non è soltanto un compendio di letture. I passi dell’autore per la città si sovrappongono e si fondono con quelli degli scrittori celebri che l’hanno attraversata, in un gioco di rispecchiamenti letterari e riflessioni a cavallo tra il libro di viaggio, la citazione e l’omaggio letterario. Seguite i suoi consigli: conosce l’anima di ogni arrondissement, può elencare tutti i cinema della città, le sale da concerto e le tendenze gastronomiche, ha scoperto il segreto del fascino dei tetti di Parigi e, soprattutto, perché i francesi non ingrassano. Ma cosa ne sappiamo poi della sincerità dell’autore? Leggetelo, dunque, come un libro sullo strabismo di chi, da qui, pensa che la vita dall’altra parte sia sempre più armoniosa. Di chi pensa che la felicità è sempre un passo più in là. Per questo Parigi negli occhi di scrittori e artisti stranieri, perché, come si scrive meglio degli amori perduti, la distanza è un sentimento da privilegiare nella letteratura. Nicola Ravera Rafele ha scritto un libro per i déraciné di questo mondo.
A Milano con Luciano Bianciardi. Alla scoperta della città romantica book cover
#30

A Milano con Luciano Bianciardi. Alla scoperta della città romantica

2021

Milano detestata eppure mai lasciata, Milano di Feltrinelli, delle vie nebbiose percorse a piedi senza sosta da Bianciardi, che amava camminare e anche per questo era stato soprannominato Piedone. Nella città lombarda Luciano trova la miccia che fa esplodere la propria rabbia, quell’energia che lo legherà per sempre al luogo per lui difficile e tormentato. Luciano Bianciardi, un nome quasi parlante. Arriva prima la luce, subito definita dal cognome: è un chiarore bianco, mattutino. Eppure questa leggerezza è in contrasto col suo sguardo, col suo animo di lottatore in tumulto che si scaglia con rabbia contro le storture che vede intorno a sé: contro il lavoro da impiegato, contro lo sfruttamento, contro la vacuità, perfino contro Milano. Gaia Manzini ripercorre passo dopo passo una Milano fervente e in espansione, ritrovando nelle sue strade la “vita agra” di Bianciardi, le sue abitudini da bohémien, le sue lotte e i suoi furori.
A Los Angeles con Bukowski book cover
#31

A Los Angeles con Bukowski

Birre, sesso e cavalli

2021

Los Angeles, la città dei sogni, degli eccessi, del divertimento senza sonno. Non può che essere questo il luogo amato da Bukowski, scrittore sregolato, polemico e anticonformista che troverà nella città la cifra perfetta della propria vita. Non ha monumenti famosi Los Angeles, non ha emblemi che la precedono nell’immaginario collettivo, eppure, e forse proprio per questo, è una delle rare città che si possono vivere davvero, senza la condanna dello sguardo del turista. È quindi il luogo di elezione di Bukowski, che qui può dormire di giorno, scrivere di notte e fare i suoi pellegrinaggi in spiaggia, mentre si dedica all’osservazione dei bassifondi, dei miserabili che poi metterà su carta per ritrarre un brulicare di vita sicuramente più interessante di quella dei salotti letterari, che a lui proprio non si addicono.
A New York con Patti Smith book cover
#32

A New York con Patti Smith

La sciamana del Chelsea Hotel

2022

Patricia Lee Smith era una bambina magrissima, figlia di due genitori della working class cresciuta nel New Jersey, con la testa piena di preghiere inventate e un amore sacro per le parole. New York è da sempre il suo grande amore, incubatrice dei sogni sin da quando, un lunedì di luglio del 1967, scende da un autobus alla stazione di Port Authority fino a oggi, mentre ripercorre gli stessi marciapiedi, trasfigurati, del Greenwich Village. Una biografia geografica, o una «geobiografia», ripercorre le tappe del «passaggio» newyorkese di Patti Smith: dai primi giorni sulle panchine di Washington Square, alla Brooklyn scoperta grazie al compagno-arcangelo Robert Mapplethorpe, dal famigerato Chelsea Hotel a mecche della musica come il CBGB e gli Electric Lady Studios, dalle prime performance strane e poetiche alla St. Mark’s Church all’addio (per seguire il suo sposo Fred a Chicago) diventato poi un ritorno e un rinnovato voto di fedeltà. A New York con Patti Smith è un viaggio immersivo sulle tracce di una città che non c’è più ma le cui impronte sono ancora visibili. Una ricerca in absentia che porta l’autrice, anch’essa legata a New York da lacci sotterranei, a inseguire un oggetto che resta sostanzialmente inafferrabile e che culmina con la consegna di una lettera affidata al mondo e alle sue mani invisibili.
A Bologna con Lucio Dalla book cover
#33

A Bologna con Lucio Dalla

Notti, canzoni e ore piccole

2022

Le voci della città dai tetti, le rondini, il torneo di Gaibola, i soprannomi, il clarino in tasca, le osterie, gli studioli sotterranei, le notti infinite, il bar di Anna e Marco. Il giro sui colli per mamma Jole, il Bolognetto, la Virtus, la “doppia di Mattarozzo”, la stanza dei giochi, i giri per il centro vestito da prete, le grandi bevute. Bologna corsa e ripercorsa con gli occhi e le follie di uno degli artisti più bizzarri e geniali caduti sul pianeta: Lucio Dalla. Giorgio Comaschi, attore e giornalista bolognese, in A Bologna con Lucio Dalla, ci guida per le strade e i vicoli, gli slarghi e gli itinerari, di un amico con cui condivideva passioni sportive, il lavoro e la classifica mensile dei primi dieci cretini della città. Ne viene fuori, oltre che una guida singolare, un affresco rotondo, di gente rotonda che abita una città rotonda. Col gusto della notte, del cazzeggio da osteria, delle carte, degli slanci di follia, delle grandi bevute e degli odori della storia che salgono dalle cantine e accompagnano le passeggiate sotto i portici. Lì Lucio appariva e scompariva dietro alle colonne a giocare con le sue piccole magie e con il suo orgoglio di definirsi da sempre “il più grande ballista della storia”. La sua Bologna. Che è due città contemporaneamente: quella di giorno e quella di notte, in cui si nasconde per paura dei linotipisti e dei cattivi pensieri.
A Roma book cover
#34

A Roma

Da Pasolini a Rosselli

2022

“La sera, al tramonto, / sembra una battaglia lontana la città”, scrive in una poesia Beppe Salvia. A Roma la poesia è di casa. Lo è da sempre, ma come forestiera o esule che giunga in città e, per ascendenza o destino, decida di fermarsi. Così i suoi poeti, romani più per adozione che per nascita: Penna perugino, Caproni livornese, Pasolini bolognese, Bertolucci parmense, Insana messinese, Zeichen fiumano. Dalle storiche periferie ai quartieri del centro, attraversando il fiume che divide il cuore della capitale in due parti, “A Roma” è un viaggio tra le parole e le vite di chi ha intrecciato i suoi passi – e i suoi versi – alla storia della più vorticosa, imprendibile e commovente delle città. Sono ancora tutti qui, a spasso tra queste pagine, i poeti di Roma, vivi fintanto che ci sarà una strada, un rione, un quartiere a raccoglierne le voci: Dario Bellezza ancora bisticcia con Amelia Rosselli all’ombra della Piramide; Jolanda Insana esce da un portoncino in via dei Greci, tra la musica del Conservatorio; mentre giovani poverissimi poeti in erba iscritti a qualche facoltà si riuniscono in stanze affittate per leggere poesie. Il ritratto di una città che ha ispirato e talvolta schiacciato i suoi poeti, in un itinerario sentimentale da Garbatella al Trullo, da San Giovanni a Monti, fino alle spiagge di Focene.
A Città del Messico con Bolaño book cover
#35

A Città del Messico con Bolaño

Un racconto per mappe e stazioni

2022

Città del Messico è nata al centro dell’America su una laguna, sulle spoglie del lago di Texcoco, e quindi sprofonda ogni anno di qualche centimetro sotto il proprio peso da megalopoli, il peso caotico del traffico, delle strade zeppe di persone che la attraversano, dei suoi autobus scalcagnati e delle marce degli studenti e delle donne in protesta. Questo libro è il racconto delle tante mappe che potete usare per perdervi in questo Mostro che è Labirinto assieme, un labirinto imprescindibile per il viaggiatore accorto. Perché perdersi nella capitale messicana è un’esperienza unica: un’esperienza culinaria, erotica, paradisiaca e vertiginosa, a volte tossica, sempre appagante. Il racconto che qui troverete, non prescindendo dalla storia della città più remota e dalle sue vicende contemporanee, vi porterà per mano in lunghe camminate nelle sue strade più emblematiche, nelle librerie dell’usato, nelle università pubbliche, ad ammirare parchi rigogliosi, rovine azteche, gallerie e musei, ma soprattutto tra le facce che hanno affascinato Roberto Bolaño, il quale l’ha raccontata senza sosta nei suoi capolavori. Lo scrittore cileno, assieme ad altre donne e uomini, saranno i personaggi di finzione o reali evocati ad ogni angolo di questo libro, che è anche una sorta di poema in prosa dedicato, dalla lontananza, alla nostalgia di una Città Impossibile.
A Berlino book cover
#36

A Berlino

Con Ingeborg Bachmann nella città divisa

2022

Ingeborg Bachmann, figura tormentata di apolide per scelta e per necessità poetica, cerca disperatamente per tutta la vita una casa di cui possa essere, come scrive, quella che in altri tempi sarebbe stata la castellana. L’attrazione, così mitteleuropea, per il Mediterraneo, è controbilanciata, in un certo senso, dal periodo di malattia e di crisi che trascorre a Berlino fra il 1963 e il 1965, prima in clinica, per curarsi dopo la dolorosa fine della storia d’amore con lo scrittore Max Frisch, poi all’Akademie der Künste, infine nella Königsallee. Un’agonia sovvenzionata (da una borsa della Ford Foundation); eppure, nei fatti, si tratta di un momento estremamente fecondo. Poeticamente: nella città, che racconta come luogo naturale “delle coincidenze”, affonda non solo la sua radicale riflessione sulla malattia, ma anche il progetto grandioso della sua personale Recherche, ovvero il ciclo incompiuto delle Todesarte. Cosa significa oggi cercare le tracce di Bachmann a Berlino, la città che conserva l’impronta della divisione, e indagarla attraverso la scissione dell’io della scrittrice che nella sua autobiografia onirica si sdoppia, anzi si fa in tre, come la psiche della teoria freudiana, incarnando un intero triangolo di amore e distruzione?
In Inghilterra con Jane Austen book cover
#39

In Inghilterra con Jane Austen

Tra abbazie, cottage e salotti

2022

Jane Austen ha sempre raccontato ciò che conosceva perfettamente, ovvero i luoghi e l'ambiente sociale che frequentava nel corso dei suoi spostamenti all'interno dell' Inghilterra del sud, sia per i diversi cambi di residenza che per vacanze o visite a parenti e conoscenti. Conoscere i luoghi in cui ha vissuto o ha visitato, e rintracciare il suo passaggio anche in posti ormai spariti o che hanno subito notevoli cambiamenti, è quindi uno dei modi per ripercorrere la sua biografia e rileggere i suoi romanzi con una consapevolezza diversa. Giuseppe Ierolli ci accompagna in un viaggio letterario tra le pagine e la vita di una delle più importanti autrici della storia.
A Parigi con Marcel Proust book cover
#40

A Parigi con Marcel Proust

Le stagioni della memoria

2022

Dalle siepi lussureggianti del giardino del Lussemburgo o del Parc Monceau dove, bambino, Marcel muove i primi passi stupiti, ai salotti fastosi del Faubourg Saint-Germain o alle notti mondane dell’Hôtel Ritz, la biografia di Proust è inestricabilmente legata alla città di Parigi e alle sue molteplici seduzioni.
A Bari book cover
#45

A Bari

I luoghi di Gianrico Carofiglio

2015

Bari è la città degli opposti. È bianca e nera, di colori e d'anima. È il grembo di una vita sfaccettata e multiforme: mare e folclore, passaggi e trasformazioni, attacchi e ricostruzioni. Bari racconta la sua storia come fosse una ballata, una storia appagante, romanzesca, fatta di miti e leggende, di lingue diverse, memoria di conquiste lontane. Un po' borbonica un po' brigante, sposa e amante di chi la visita, la città murattiana si snoda tra strade trafficate, balconi liberty, teatri maestosi e labirinti di vie incastonate nel centro storico. E poi Bari non è semplicemente sul mare, ma è disegnata dall'Adriatico, ne abbraccia il movimento e ha quel suo stesso carattere volubile e tumultuoso. Come starle dietro? Come percorrerla senza perdersi o al contrario per entrare ancora di più in un'identità che travalica l'immobilità del centro urbano e diventa essere vivente? Quindi multiforme e dialettica? È Gianrico Carofiglio a mostrarci come attraversare Bari, quella Bari che per Guido Guerrieri non è solo sfondo ma personaggio attivo e parlante. Attraverso un'analisi dettagliata e ispirata dei romanzi del magistrato barese e dei percorsi - reali e immaginari - del suo personaggio di spicco, Micaela Di Trani segue le tracce di passeggiate notturne, storie leggendarie, figure e tradizioni che è impossibile perdere perché, così come la città che le ospita, hanno una vita propria, intensa e incantatrice.

Authors

Lorenzo Pini
Author · 1 books
Lorenzo Pini è nato a Colle Val d’Elsa (Siena) nel 1982. Negli ultimi anni ha lavorato come redattore e grafico editoriale. Attualmente i suoi progetti sono concentrati su scrittura e meteorologia.
Leonardo Fredduzzi
Leonardo Fredduzzi
Author · 1 books
Nato nel 1976, vive a Roma. Dal 2007 lavora presso l'Istituto di cultura e lingua russa di Roma. Attualmente cura le relazioni con i vari partner culturali (università statali, centri d’insegnamento privati, fondazioni) dislocati in diverse città della Federazione Russa. Si occupa inoltre di comunicazione e programmazione di eventi, organizza incontri e conferenze, collaborando con altri soggetti in ambito culturale (musei, teatri, case editrici).
Nicola Ravera Rafele
Nicola Ravera Rafele
Author · 1 books
Nicola Ravera Rafele (Roma, 1979), ha esordito a quindici anni con Infatti purtroppo. Diario di un quindicenne perplesso. Nel 2014 ha pubblicato Ultimo Requiem, con Mimmo Rafele. Nel 2017 per Fandango Libri è uscito Il senso della lotta, selezionato nella dodicina del Premio Strega 2018.
Laura Pezzino
Laura Pezzino
Author · 1 books
Laura Pezzino, romagnola, vive a Milano dove fa la giornalista. Appassionata di letteratura e poesia da sempre, è stata a lungo book editor del settimanale Vanity Fair. Oggi collabora con varie testate e case editrici, scrive cose sue che un giorno forse leggerete, organizza incontri culturali e tiene corsi perché le piace imparare.
Gaia Manzini
Gaia Manzini
Author · 3 books
Nata a Milano e vive a Roma. Ha esordito nel 2009 con la raccolta di racconti Nudo di famiglia (Fandango, finalista premio Chiara). Nel 2012 ha pubblicato il romanzo La scomparsa di Lauren Armstrong (Fandango, selezione premio Strega e finalista premio Rieti) e nel 2014 Diario di una mamma in pappa (Laterza), un viaggio sentimentale tra le rocambolesche avventure della maternità.
Ilaria Gaspari
Ilaria Gaspari
Author · 5 books
Ilaria Gaspari ha studiato filosofia alla Scuola Normale di Pisa e si è laureata con una tesi sulle passioni all’università Paris 1 Panthéon Sorbonne. Nel 2015 è uscito il suo primo romanzo, Etica dell’acquario (Voland), nel 2018 Ragioni e sentimenti (Sonzogno). Collabora con diverse testate giornalistiche, tiene corsi di scrittura alla Scuola Holden, vive tra Roma e Parigi.
Fabrizio Pasanisi
Fabrizio Pasanisi
Author · 3 books
Fabrizio Pasanisi è giornalista, autore televisivo e studioso di letteratura. Ha tradotto Il riflusso della marea di Robert Louis Stevenson (Sellerio, 1994) e Il salvataggio di Joseph Conrad (Nutrimenti, 2014). Con il romanzo Bert e il Mago ha vinto il Premio Bagutta Opera Prima 2013 e ha ricevuto la menzione speciale della giuria al Premio Calvino 2012. Nel 2014 esce sempre per Nutrimenti L' isola che scompare. Viaggio nell'Irlanda di Joyce e Yeats.
Orazio Labbate
Orazio Labbate
Author · 1 books
Scrittore, nato a Butera nel 1985, definito dalla critica quale fondatore del gotico siciliano. Ha pubblicato Lo Scuru – segnalato al Premio Sciascia 2016 - e Suttaterra (Tunué), Piccola enciclopedia dei mostri (Il Sole 24 Ore Cultura). Stelle ossee (LiberAria), raccolta di racconti, finalista al Premio Sciascia 2017 e Atlante del mistero (Centauria/Fabbri). Collabora con Giunti Editore quale lettore e talent scout. Collabora come lettore per Rizzoli e Solferino. Scrive per “la Lettura" del Corriere della Sera.
Giorgio Comaschi
Giorgio Comaschi
Author · 1 books
Giorgio Comaschi (Bologna, 1954) è un giornalista, conduttore televisivo e attore italiano. E' giornalista professionista dal 1978. Ha lavorato per il quotidiano Corriere dello Sport - Stadio fino al 1985 per poi passare a La Repubblica dove si è occupato di sport e spettacolo. Nel 1993 ha vinto il Premio Beppe Viola per il giornalismo sportivo. Dal 1994 ha lasciato il giornale diventando free-lance e conservando collaborazioni con vari quotidiani. Attualmente collabora con il quotidiano QN - Il Resto del Carlino, La Nazione, e Il Giorno con la rubrica settimanale “La Mosca”, un appuntamento satirico sugli usi e costumi dei bolognesi.
Graziano Graziani
Graziano Graziani
Author · 2 books
Graziano Graziani è nato a Roma. Oltre a essere uno dei conduttori di Fahrenheit (Radio 3), ha realizzato documentari e programmi per Rai 5. Collabora con «Lo Straniero», «Il Tascabile» e «Minima&Moralia». Scrive di teatro contemporaneo, come critico, o almeno ci prova. Ha pubblicato il romanzo Esperia (Gaffi, 2008), la Spoon River romanesca dei I sonetti der Corvaccio (La camera verde, 2011) e, per Quodlibet Compagnia Extra, l’Atlante delle micronazioni (2015) e Catalogo delle religioni nuovissime(2018).
Antonio Di Grado
Antonio Di Grado
Author · 1 books
Antonio Di Grado è professore ordinario di letteratura italiana nell'università di Catania. Dirige dal 1990 la fondazione intitolata a Leonardo Sciascia per volontà dello scrittore. È stato assessore alla cultura del comune di Catania e presidente del Teatro Stabile della stessa città.
Andrea Berardini
Andrea Berardini
Author · 1 books
Andrea Berardini è nato a Genova nel 1992, dove ha studiato Lingua e letteratura svedese. Ha poi conseguito un dottorato in Letterature comparate. È traduttore dallo svedese e ricercatore in Lingue e Letterature nordiche presso La Sapienza a Roma.
Alessandro Raveggi
Alessandro Raveggi
Author · 1 books

ALESSANDRO RAVEGGI (Florence, 1980) is an Italian writer and scholar, currently author at Bompiani and research fellow at Università Ca’ Foscari Venezia. He also teaches Italian Literature at New York University. He worked as a researcher at UNAM University in México City, where he lived and wrote for more than 4 years. He is also editor-in-chief at The FLR – The Florentine Literary Review, the first Italian bilingual literary magazine in Italian and English. He published, among other books, the novels Grande karma (Bompiani, 2020) and Nella vasca dei terribili piranha (Effigie, 2012), the collection of short stories Il grande regno dell’emergenza (LiberAria, 2016),, the essays Calvino Americano (Le Lettere, 2012) and the first Italian complete introduction to David Foster Wallace (Doppiozero editions, 2014), the collections of poems Nominazioni (Ladolfi, 2016), La trasfigurazione degli animali in bestie (Transeuropa, 2011), and series of short stories for the Italian newspapers La Repubblica and Corriere della Sera. Raveggi was also the curator of the anthology of Italian tales on Latin America Panamericana (La Nuova Frontiera, 2016). He wrote short stories and non-fiction for renowned Italian and International magazines such as “Wired”, “Esquire”, “Forbes”, “Minima&Moralia”, “Doppiozero”, “Alfabeta2”, “Linus”, “Il Tascabile”, “Carmilla”, “Nazione Indiana”, “Nuova Prosa”, “The Towner”, and poems for “Luvina”, “Poesia”, “Il verri”, “Versodove”, “Le parole e le cose”, “Nuovi Argomenti”, among others.

Nicola Manuppelli
Nicola Manuppelli
Author · 2 books
Nicola Manuppelli è nato a Vizzolo Predabissi nel 1977. Scrive, traduce, cura, scopre e “importa” autori americani e irlandesi (fra i quali Andre Dubus, Charles Baxter, Jane Urquhart, Roger Rosenblatt, A.B. Guthrie, Sara Taylor, Gina Berriault, Don Robertson). Collabora, fra gli altri, con Mattioli, Minimum Fax, Nutrimenti, Aliberti. Suoi articoli sono apparsi su Chicago Quarterly, Numéro, D di Repubblica, Satisfiction, Il Primo Amore, IBS Café. Diversi suoi racconti sono inseriti in antologie italiane e americane. Ha pubblicato i romanzi Bowling (2014, Barney Edizioni) e Merenda da Hadelman (2016, Aliberti), la biografia della scrittrice Alice Munro, La fessura (2014, Barbera) e la raccolta di poesie Quello che dice una cameriera (2017, Miraggi). Dal 2016 conduce il programma radio “I fuorilegge” con Claudio Marinaccio e dirige una collana omonima di letteratura americana e italiana. Nel 2016 il nuovo romanzo, il noir “Merenda da Hadelman” (Aliberti). È biografo ufficiale dello scrittore americano Chuck Kinder.
Enrico Franceschini
Enrico Franceschini
Author · 4 books

Enrico Franceschini (Bologna, 1956) è un giornalista e scrittore italiano. Per trentacinque anni è stato corrispondente dall'estero del quotidiano la Repubblica per il quale ha ricoperto le sedi di New York, Washington, Mosca, Gerusalemme e Londra, dove risiede attualmente. Ha pubblicato romanzi e saggi e tradotto tre libri di poesia di Charles Bukowski. Ha cominciato a fare il giornalista da ragazzo a Bologna, scrivendo di sport per i giornali della sua città.

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