
Part of Series
Com’è possibile aprirsi al mondo senza perdere se stessi e, anzi, affermarsi in questa apertura? È questa la domanda che fa da sfondo alla selezione dei Saggi di Montaigne pubblicati in Scopri il mondo. Per rispondere, il filosofo lega l’idea di un sapere autonomo alla descrizione di alcune esperienze umane nelle quali, portati di fronte ai nostri limiti più estremi, ci riappropriamo di noi stessi in maniera attiva, senza subire le imposizioni di una realtà data una volta per tutte. Dall’ozio alla memoria, dalla paura all’esperienza del dolore e della morte, l’esperienza estraniante ci lascia presagire un io differente, autentico, trascendente, non vincolato allo spazio e al tempo ordinari: l’altro, l’insensato, ci fanno paura, ma se li interpretiamo e li accettiamo possono diventare parte costitutiva della nostra vita. Attraverso l’immaginazione, infatti, non ci fermiamo alla comprensione del mondo così com’è, ma accediamo a fatti nuovi rispetto alle forme codificate della vita quotidiana. La deformità e la mostruosità legate alle esperienze-limite dell’esistenza permettono così di “scoprire il mondo”, ricreandolo, lasciando emergere aspetti che non riusciamo a vedere immediatamente e che, tuttavia, vi sono impliciti. Se non possiamo allontanare i demoni dalla nostra anima, però, allenandola e affinandola, il desiderio e gli impulsi che la caratterizzano possono diventare un esercizio di saggezza e virtù. Attraverso l’arte di vivere l’ispirazione si trasforma in consapevolezza critica. Ed è in questo modo che si passa dalla scoperta del mondo al senso del mondo. Scopri il mondo costituisce il quarto volume dei Saggi di Montaigne, dopo Coltiva l’imperfezione, La fame di Venere e Sopravvivi all’amore, in cui emerge lo stile saggistico, brillante e vicino al lettore del filosofo, che non mira alla definizione di un sapere universale, ma che stimola a una continua sperimentazione di noi stessi e degli aspetti più vari dell’esistenza umana. Il corpo ha un solo modo di essere e un’unica inclinazione. L’anima, invece, varia in ogni suo aspetto. Conforma a sé il suo stato, qualunque esso sia, così come le sensazioni del corpo e ogni suo elemento contingente. Per questo va studiata e investigata, risvegliando in essa le sue potentissime risorse. Non c’è ragione, né ordine, né forza che possano contrastare le sue inclinazioni e le sue scelte.
Author

Michel Eyquem de Montaigne (1532-1592) was one of the most influential writers of the French Renaissance. Montaigne is known for popularizing the essay as a literary genre. He became famous for his effortless ability to merge serious intellectual speculation with casual anecdotes and autobiography—and his massive volume Essais (translated literally as "Attempts") contains, to this day, some of the most widely influential essays ever written. Montaigne had a direct influence on writers the world over, from William Shakespeare to René Descartes, from Ralph Waldo Emerson to Stephan Zweig, from Friedrich Nietzsche to Jean-Jacques Rousseau. He was a conservative and earnest Catholic but, as a result of his anti-dogmatic cast of mind, he is considered the father, alongside his contemporary and intimate friend Étienne de La Boétie, of the "anti-conformist" tradition in French literature. In his own time, Montaigne was admired more as a statesman then as an author. The tendency in his essays to digress into anecdotes and personal ruminations was seen as detrimental to proper style rather than as an innovation, and his declaration that, "I am myself the matter of my book", was viewed by his contemporaries as self-indulgent. In time, however, Montaigne would be recognized as embodying, perhaps better than any other author of his time, the spirit of freely entertaining doubt which began to emerge at that time. He is most famously known for his skeptical remark, "Que sais-je?" ("What do I know?"). Remarkably modern even to readers today, Montaigne's attempt to examine the world through the lens of the only thing he can depend on implicitly—his own judgment—makes him more accessible to modern readers than any other author of the Renaissance. Much of modern literary nonfiction has found inspiration in Montaigne, and writers of all kinds continue to read him for his masterful balance of intellectual knowledge and personal storytelling.