In una landa desolata infestata da vermi e barbari deformi, da un buco nel terreno emerge uno spadaccino senza nome. Pur di raggiungere la sua meta, farà a pezzi qualunque cosa ostacoli il suo cammino, qualunque cosa. Una storia di carne, sangue, polvere, lame e ruggine. Il giovane fumettista milanese, dopo l’autoprodotto “The book of heads” e “Una brutta storia” (GRRRz Comic Art Books), si mette alla prova con un fantasy apocalittico: una graphic novel che narra di uno spadaccino senza nome alle prese con un’avventura inquietante, attraverso lande devastate. L’autore devìa quindi dal fantasy classico, sfruttando il genere per raccontare un mondo oscuro e governato da una violenza insensata, “una sorta di Adventure Time andato a male con piú mostri e splatter”. I personaggi, deformi e terrificanti, sono novelli mostri di Frankenstein dentuti introdotti in un ambiente ostile e crudele, guerrieri tagliuzzati e ricuciti alla bell’e meglio, protetti da armature grottesche e incomplete. Il libro si inserisce nelle proposte di genere U.D.W.F.G.